Affari Europei
Immigrazione, Roma tratta coi Paesi d'origine. Renzi: accogliere solo i rifugiati
Mentre a Bruxelles i Capi di Stato e di governo discutono la proposta della Commissione Ue sulla gestione dell'emergenza migranti, il governo ha deciso di accelerare sul tema dei rimpatri. L'esecutivo sta infatti trattando con Paesi come il Ghana, la Costa d'Avorio e il Senegal per sveltire le procedure per rimpatriare i migranti.
Sono stati previsti anche dei voli charter, due a settimana, con i quali da Roma vorrebbero riportare a casa ogni mese circa 400 persone. Dall'inizio dell'anno i voli sono stati 24, uno a settimana, diretti verso Egitto, Tunisia e Nigeria, Paesi con i quali l'Italia ha già accordi.
Bisogna però fare una distinzione. Il governo, come prescrive il diritto internazionale, ha intenzione di creare dei centri di accoglienza in cui distinguere i richiedenti asilo dai migranti economici. I primi sono quelli che scappano da guerre e persecuzioni e hanno il diritto di chiedere protezione internazionale. A loro si applica anche il piano di redistribuzione all'interno dell'Unione europea proposto dal presidente della Commissione Ue Juncker.
I migranti economici, quelli cioè che hanno lasciato il loro paese perché in cerca di condizioni di vita migliori, saranno messi sui voli e riportati a casa. Stringere gli accordi di rimpatrio con i governi africani non dovrebbe essere troppo lungo, come spiega il Corriere della Sera, appena un paio di mesi.
L'INTERVENTO DI RENZI - Per risolvere il problema immigrazione "ci sono due modi di procedere: uno e' quello di rinfacciarsi il passato, ma non porta a niente. L'altro e' quello di provare insieme a risolvere un problema". Lo ha detto, secondo quanto si apprende, il presidente del consiglio, Matteo Renzi, ai presidenti di Regione e ai sindaci, convocati questa mattina a Palazzo Chigi. "Piu' il Paese si mostra compatto - ha aggiunto - meglio e'". L'Italia, ha insistito, "e' un Paese serio, solido, la cui risposta sul tema dell'immigrazione deve essere condivisa e congiunta".
"Per la prima volta l'Europa riconosce il problema, si apre una finestra di opportunita'", ha ha detto ancora Renzi. "Sul tema dell'accoglienza ci vogliono soluzioni che rispondano a requisiti etici e a criteri di ragionevolezza. I richiedenti asilo si accolgono, i migranti economici vengano rimpatriati", ha aggiunto nel corso dell'incontro con le Regioni e i Comuni sul tema dell'immigrazione.
Roberto Maroni, entrando a palazzo Chigi per il vertice sull'immigrazione, a chi gli chiedeva se l'atteggiamento delle regioni contrarie ad accogliere nuovi profughi non indebolisca l'azione del governo al Consiglio europeo ha risposto: "Le Regioni non sono presenti al Consiglio europeo. Se Renzi ci fa andare li' potremmo fare la nostra battaglia. Ma e' lui il responsabile e non puo' scaricare sempre sugli altri le colpe". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, "E' lui il capo del governo italiano, deve andare in Europa e imporre una linea che finora non e' riuscito a far condividere a nessuno, quella della equa distribuzione tra i stati membri". Per Maroni l'Italia e' "presa in giro e sbeffeggiata" in Europa."Se questi sono i risultati....".