Affari Europei
Orban accelera la costruzione del muro. Ma i migranti ora puntano sulla Croazia
La rotta balcanica è balzata agli onori della cronaca internazionale e dei media solo di recente, ma è da oltre un anno che questa tratta viene battuta in maniera importante. I migranti che scelgono questo percorso provengono principalmente dalla Siria, dall’Iraq o dai paesi limitrofi come il Libano, la Turchia e la Giordania. Negli ultimi tempi è in crescita anche il numero di rifugiati da Afghanistan, Pakistan e Africa orientale.
Secondo i dati di Frontex e delle Nazioni Unite tra il 2014 e il 2015, il numero di persone che ha attraversato la penisola balcanica è cresciuto di circa il 50% e i dati in previsione sono destinati ad aumentare. L’Unhcr prevede che nei prossimi giorni potrebbero attraversare la frontiera tra Grecia e Macedonia almeno 3 mila migranti al giorno.
Le tensioni interne ai singoli paesi (come in Macedonia, Grecia, Ungheria o Bulgaria) e l’assenza di controlli forti dei singoli stati come avviene invece in Europa centro-occidentale rendono questa tratta relativamente più semplice di altre per molti trafficanti di esseri umani che hanno così trovato un ventre molle dal quale poter penetrare in profondità nel continente europeo.
Secondo alcuni studiosi anche la costruzione del muro alla frontiera ungherese, che ha subito un’accelerata nelle ultime settimane, potrebbe aver spinto molti a mettersi in marcia sfruttando i valichi ancora aperti. Tuttavia, una volta ultimata quest’opera non tamponerà l’afflusso costante di migranti che, attraverso le organizzazioni criminali in loco cercheranno nuove rotte alternative, come in Bulgaria, Croazia o Romania, per aggirare il fermo ungherese e giungere quindi nel nord Europa.
L'Ungheria è il paese dove quasi tutti i profughi che seguono la rotta balcanica intendono recarsi per poi proseguire verso Austria, Germania, Svezia, Francia e altri paesi del nord Europa. Dall'inizio dell'anno, l'Ungheria ha registrato circa 100mila richieste d’asilo, più del doppio del 2014, e decisamente di più dei 2mila del 2012. Ad agosto le cifre sono aumentate bruscamente con punte di 1.500 al giorno.
Fonte: www.ispi.it