Affari Europei
Polonia, stop alla fuga dei cervelli. Zero tasse per i lavoratori under 26
Con una misura volta a fermare la "fuga dei cervelli", il governo polacco ha stabilito che circa 2 milioni di lavoratori under 26 non pagheranno le tasse
Polonia: "stop a fuga cervelli", niente tasse per lavoratori under 26
Con una misura volta a fermare la "fuga dei cervelli", il governo polacco ha stabilito che d'ora in poi circa 2 milioni di giovani lavoratori di meno di 26 anni non pagheranno le tasse. Ad annunciare l'entrata in vigore del costoso provvedimento varato dal governo conservatore - finora accolto da numerose critiche - è il viceministro delle Finanze polacco, Leszek Skiba, precisando che già da fine agosto troveranno in busta paga 18% di stipendio in più.
La mossa per evitare la carenza di manodopera
Un provvedimento che costerà 2,5 miliardi di zloty, circa 580 milioni di euro, di cui metà arriverà dalle casse dello Stato centrale e l'altra parte dalle finanze comunali. Con questo incentivo fiscale, il governo di Varsavia punta da una parte ad incoraggiare l'ingresso dei giovani sul mercato del lavoro in risposta alla carenza di manodopera in diversi settori, dall'altra spera di ridurre i flussi migratori verso i Paesi dell'Europa occidentale che offrono loro stipendi più alti.
"Difficile prevedere tutto, non è un colpo di bacchetta magica, ma pensiamo che i giovani possano essere motivati e decideranno di rimanere qui. Ancora meglio se quelli che si trovano già in Francia, Germania, Gran Bretagna o Irlanda decidano di rientrare in patria", ha spiegato Skiba. Per ora il provvedimento è stato accolto dallo scetticismo dei diretti interessati, che lo hanno accolto come una manovra politica per guadagnare voti a pochi mesi dalle legislative.
Stessa accoglienza dagli economisti liberali, per i quali il taglio alle imposte sul reddito non cambierà molto per l'economia, in quanto "i costi più alti sono il 40% di oneri sociali" che il datore di lavoro deve versare per ogni dipendente. I sostenitori della riforma ricordano invece il precedente svedese: nel 2007, per facilitare l'accesso al mercato del lavoro, il governo di centrodestra di Stoccolma aveva dimezzato i contributi dei datori per i meno di 26 anni assunti. Un provvedimento soppresso nel 2016 dall'esecutivo di centrosinistra che ne contesto' l'efficacia.