Affari Europei
Referendum indipendenza, Bruxelles contro la Catalogna
Secondo l'Unione europea la dichiarazione unilaterale di indipendenza sarebbe un disastro per la Catalogna che sarebbe fuori dall'Ue e dall'euro
Parlamento europeo, Commissione e Consiglio si schierano con Madrid sulla questione catalana. E seppur condannando le violenze di piazza e la dura repressione portata avanti dalla polizia, sono fermi anche nel sottolineare che una Catalogna indipendente sarebbe un disastro. Un disastro per Barcellona stessa che attraverserebbe un periodo di incertezza (se non violenza) e sarebbe esclusa dall'Unione europea e dall'euro. Ma un disastro anche per l'Unione che teme dichiarazioni simili in Francia, con la Corsica, Italia, con Lombardia e Veneto, Belgio e cosí via.
Tajani: la dichiarazione di indipendenza é contro l'Ue
"Decisioni unilaterali compresa la dichiarazione di indipendenza da uno Stato membro sono in contrasto con l'ordinamento giuridico europeo e sono destinate a provocare pericolose divisioni", ha avvertito il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani, al termine del dibattito sulla Catalogna. Secondo Tajani, "nessuno ha gradito gli eventi accaduti domenica" e serve una "riflessione serena e profonda che favorisca il dialogo in Spagna".
Pittella: dichiarazione indipendenza foriera disastri
Il presidente del gruppo dei Socialisti&Democratici, Gianni Pittella, ha lanciato un appello a "non gettare benzina sul fuoco" con una dichiarazione di indipendenza che "potrebbe essere foriera di nuovi scontri e di nuovi disastri". Durante un dibattito all'Europarlamento sulla Catalogna, Pittella ha spiegato che "un governo che rappresenta meno del 50% (dei cittadini) non puo' pregiudicare il futuro di un intero popolo".
Weber, con indipendenza fuori da Ue ed euro
Il presidente del gruppo del Partito popolare europeo, Manfred Weber, ha chiesto al governo catalano di "non compiere passi irreversibili" con la dichiarazione di indipendenza. Durante un dibattito all'Europarlamento sulla Catalogna, Weber ha ricordato che "chi lascia la Spagna lascia l'Unione Europea, il che significa lasciare il mercato unico, lasciare Schengen e lasciare la zona euro". Secondo il presidente del gruppo del Ppe, non sarebbe "nell'interesse catalano".
Timmermans, fiducia in Rajoy per dialogo
Il referendum in Catalogna e le sue conseguenze per la Commissione sono "una questione interna alla Spagna che deve essere affrontata in linea con l'ordinamento costituzionale della Spagna", ha detto il vice-presidente dell'esecutivo comunitario, Frans Timmermans, durante un dibattito all'Europarlamento. "Tutti gli attori rilevanti devono muoversi rapidamente dallo scontro al dialogo" e "tutti i canali di comunicazione devono restare aperti", ha spiegato Timmermans: "e' tempo di parlare". Il vice-presidente della Commissione ha detto di avere "fiducia" nel premier spagnolo, Mariano Rajoy.
Il parlamento di Barcellona convocato lunedì per l'indipendenza
Intanto il presidente della Candidatura d'Unitat Popular (CUP), il partito della sinistra indipendentista catalana, Mireia Boya, ha spiegato che lunedi' prossimo, nella seduta straordinaria potrebbe essere dichiarare l'indipendenza della Catalogna. Anche se nei prossimi giorni verranno arrestati membri del Parlament e del Govern.
Madrid: dialogo possibile solo dopo le elezioni
Il governo di Mariano Rajoy "tiene aperta la porta" del dialogo sulla Catalogna, ma ritiene che sara' possibile avviare un negoziato solo dopo che nuove elezioni avranno portato al potere un altro governo delle Generalitat, ha detto all'AGI una fonte dell'esecutivo di Madrid. Per il momento "il dialogo non e' sul tavolo: l'attuale presidente del governo catalano, Carles Puigdemont, vuole "l'indipendenza e il martirio", ha spiegato la fonte. Per questa ragione, Puigdemont insiste per "la mediazione internazionale e non il dialogo" diretto con Madrid. Il governo Rajoy e' "aperto al dialogo con un governo legittimo che segue le regole", mentre Puidemont ha raggiunto "livelli stratosferici" di illegalita', ha detto la fonte. Secondo Madrid, "alla fine gli interlocutori dovranno venire da nuove elezioni in Catalogna", ha spiegato la fonte. L'ipotesi di una secessione e' comunque esclusa: "Mariano Rajoy non sara' il premier spagnolo che consentira' l'indipendenza della Catalogna", ha aggiunto la fonte.