Spagna, Sanchez torna alla guida dei socialisti. Una minaccia per Rajoy
Sconfitta Susana Diaz, Pedro Sanchez torna alla guida del Psoe e sposta l'asse del partito verso Podemos
Pedro Sanchez torna alla guida del Psoe
Pedro Sanchez è tornato alla guida del Partito socialista spagnolo, il Psoe, sconfiggendo la sfidante Susana Diaz, appoggiata dall'apparato del partito, e prospettando tempi difficili per il fragile governo di minoranza di Mariano Rajoy. L'ex segretario, spodestato lo scorso ottobre, in base ai dati definitivi diffusi nella notte, è stato rieletto con il 50,2% de voti alle primarie socialiste, battendo di ampia misura la Diaz - considerata più aperta ad accordi con l'esecutivo conservatore - che si è fermata al 39,9% delle preferenze.
Sanchez interlocutore per Podemos. Grattacapo per Rajoy
Dietro i due primi candidati, Patxi Lopez, con appena il 9,8%. Sanchez dovrà ora cercare di ricompattare il partito, profondamente diviso e rilanciarlo agli occhi dell'elettorato spagnolo dopo una serie di débacles: alle legislative dello scorso giugno il Paso ha avuto solo il 22,6% dei voti. Sanchez sposterà molto probabilmente l'asse del partito verso sinistra. Sanchez è infatti un possibile interlocutore per la sinistra antisistema di Podemos. Un grattacapo in più per Mariano Rajoy, tanto che in parecchi osservatori considerano la vittoria di Sanchez una minaccia alla sopravvivenza del governo.