Migranti, accordi Ue con 7 Stati africani. Investimenti per 60 mld
Bruxelles replica l'accordo con la Turchia con sette paesi africani per bloccare il flusso. E prevede per il futuro un fondo per mobilitare 60 miliardi di euro
Dopo la richiesta avanzata all'Onu di "una condivisione globale della gestione dei flussi migratori", l'Alto commissario per la politica estera Ue, Federica Mogherini, presenta agli europarlamentari di Strasburgo il piano Ue sui migranti e sulla partnership con l'Africa al quale ha lavorato insieme al collega Frans Timmermans. Obiettivo, come ha spiegato la stessa Mogherini, è fare chiarezza: "Prendersi la responsabilità di raccontare ai cittadini la verità e dire che il fenomeno migratorio è enorme e complicato e che non sparirà ma che può essere gestito. Ci sono 70 milioni di rifugiati nel mondo, non spariranno d'incanto. E' miope non vedere questo, chi si rinchiude nel proprio recinto è del tutto fuori dalla realtà".
L'Africa Trust Fund si arricchirà di 500 milioni, si tratta quindi di poter impiegare 2,3 miliardi di euro di fondi comunitari. Una cifra che ci consentirebbe di stringere legami e avviare progetti con l'Africa". Interlocutori di fatto 'privilegiati' di Bruxelles saranno Giordania e Libano in Medio Oriente, che già ospitano milioni di profughi. In Africa i destinatari sono Nigeria, Senegal, Mali, Etiopia e Niger. Con Niamey, in particolare, Mogherini spiega che "stiamo mettendo in atto un piano per il controllo delle frontiere nel Nord, quelle con la Libia. Il 17 giugno a Bruxelles terremo un summit con i ministri del Sahel e con il ministro degli Esteri libico proprio sul controllo dei confini meridionali della Libia". Ma la cifra da destinare ai migranti è molto più vasta secondo il piano dell'Ue. La Commissione è infatti intenzionata a proporre anche uno strumento di più lungo periodo: un fondo di investimento ad hoc, sulla falsariga del piano Juncker da 315 miliardi, che parta da un investimento iniziale di Commissione e Stati membri per arrivare, grazie ad un sistema di garanzie, a mobilitare fondi pubblici e privati per almeno 60 miliardi di euro.
Dell'accordo di partnership sui migranti con sette paesi africani - Tunisia, Libia, Niger, Mali, Etiopia, Senegal e Nigeria - oltre che con Giordania e Libano ne ha parlato anche a Die Welt il commissario europeo Dimitris Avramopoulos spiega che "l'idea si basa sull'esperienza recente dell'accordo tra l'Ue e la Turchia. Ma non sarà una semplice copia, non potete trasferire le stesse misure a tutti i paesi. Vogliamo meccanismi su misura per ogni paese". Avramopoulos spiega che "vogliamo stipulare accordi con ciascuno di questi nove paesi, vogliamo convincerli a riprendere gli immigrati illegali, vogliamo fare in modo che agiscano contro i trafficanti e rendano sicure le loro frontiere". Il commissario Ue vuole anche "aprire canali legali in Europa per ricevere chi è in pericolo o chi è particolarmente qualificato, attraverso un permesso di lavoro e di residenza, una nuova 'Blue Card'".