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Al ritmo del ‘reguetòn’ di Ricky Martin, Puerto Rico ha vinto la sua battaglia
Costretto dalla piazza a dimettersi il Governatore Ricardo Rossellò
Puerto Rico è americana, abitata da 3,2 milioni di abitanti, ma sembra essere stata dimenticata sia dagli Stati Uniti che a volte dal mondo intero. Eppure dopo 12 anni di recessione ha dovuto subire un colpo mortale , nel 2017, dall’uragano Maria che ha fatto oltre 3000 morti.
Ma l’isola non si dà per vinta. E’ piena di gente creativa e dura e sta ripartendo. Gente creativa come cantanti di fama mondiale del calibro di Marc Anthony, Ricky Martin e Jennifer Lopez, tanto per citarne alcuni, di un genere musicale, il reguetòn, conosciuto in tutto il mondo.
La battaglia vinta dai portoricani
E gente dura che, scendendo in piazza con forza e determinazione negli ultimi mesi, è riuscita a far dimettere il suo Governatore Ricardo Rossellò, al centro di una brutta vicenda ora sotto investigazione.
Quale vicenda?
Semplicemente sono stati pubblicati i contenuti di messaggi e conversazioni tra il Governatore e 11 membri di un suo ‘cerchio magico’. Messaggi con contenuti sessisti, omofobi, di disprezzo delle vittime dell’uragano e per i portoricani in generale e velate minacce di morte contro gli avversari politici.
La classica goccia che ha fatto traboccare un vaso pieno di politici corrotti e, solo in rari casi incarcerati, e una dichiarazione di bancarotta.
Finalmente anche nell’isola di Puerto Rico i politici hanno compreso tre cose: primo di non essere più degli intoccabili, come pensavano di essere e come pensa una larga parte della classe politica che governa molte democrazie dei Caraibi e dell’America Latina; secondo che nella società digitale qualsiasi cosa venga detta in privato può diventare pubblica in un battibaleno; terzo che nessun politico deve più dimenticare di essere stato eletto per fare il bene del popolo e non per insultarlo o per rubare sulla pelle dei cittadini.
La battaglia vinta dai portoricani. Il Governatore costretto a dimettersi
Rosselló è diventato così il primo Governatore dell’isola costretto a dimettersi dal 1947, cioè da quando si cominciarono a usare le urne nel Paese.
E per lui i guai non sono del tutto finiti dato che, pure il Dipartimento di Giustizia, ha cominciato ad investigare sul contenuto dei messaggi che potrebbero avere dei contenuti ritenuti criminali.
E così, con alla testa i suoi artisti migliori, in primis Ricky Martin, impegnati in questa lotta, i portoricani hanno vinto con le barricate la loro battaglia.
Una prova di orgoglio e forza che servirebbe a tante democrazie da questa parte del mondo e che merita rispetto.
Ora i portoricani si meritano un Governatore serio che sappia portare l’isola fuori dalla pesante recessione sociale ed economica.
Qualcuno che sappia dargli la dignità che meritano e che gli era stata tolta.