Covid, spopola la variante Eris e salgono i contagi in Italia: ecco perchè

Un nuovo studio italiano spiega perchè stanno aumentando i contagi Covid in Italia nelle ultime settimane. Tutto quello che c'è da sapere

Di Redazione Cronache
Coronavirus

Covid, contagi in rialzo, la mutazione rende Eris più resistente: ecco perchè

Contagi Covid in rialzo, tornano le mascherine a scuola, e l'ansia da pandemia incombe sulla quotidianità. Ma come mai, dopo un periodo "sereno", il virus è tornato a colpire con la variante Eris? La risposta arriva direttamente da una nuova ricerca dell'Università dell'Insubria, coordinata da Fabio Angeli del Dipartimento di Medicina e innovazione tecnologica dell'ateneo che sottolinea che "la maggiore resistenza agli anticorpi e la inalterata capacità trasmissiva e di legame alle nostre cellule della variante EG.5 rispetto alle precedenti e temute varianti Omicron spiegherebbe l'aumento degli indicatori (numero di casi positivi, tasso di occupazione dei letti di terapia intensiva, decessi e tasso di positività ai tamponi) anche nel nostro Paese (+43,4% i casi positivi, +44,6% i decessi nell'ultima settimana, rispetto la precedente)". 

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I risultati spiegano anche perché questa variante sta diventando dominante (in Italia è presente in almeno il 40% dei sequenziamenti) e fanno affievolire le speranze che le nuove varianti (compresa la Eris) possano diventare col tempo meno diffusive. Lo studio è stata pubblicato sulla rivista European Journal of Internal Medicine da un gruppo di studio dell'Università dell'Insubria coordinato dal professor Fabio Angeli, docente di Malattie dell'apparato cardiovascolare del Dipartimento di Medicina e innovazione tecnologica che ha firmato l'articolo con Martina Zappa, biotecnologa dell'Insubria, Andrea Andolina, infettivologo di Ics Maugeri, e Paolo Verdecchia, ricercatore cardiovascolare di Perugia.   

Dopo che il 9 agosto l'Organizzazione mondiale della sanità ha designato la EG.5 come nuova variante "di interesse" del SARS-CoV-2, i ricercatori hanno analizzato quanto e come è cambiata questa variante e quale possa essere il suo contributo all'incremento dei contagi e del tasso di ospedalizzazione e mortalità osservati nelle ultime settimane a livello globale. Lo studio dell'Università dell'Insubria ha valutato l'effetto di una particolare mutazione (F456L) avvenuta a livello della proteina Spike del virus, che conferirebbe a questa variante una maggiore capacità di sfuggire alle difese anticorpali (generate sia da precedenti infezioni che dai vaccini). In particolare, gli autori dello studio hanno dimostrato che questa nuova mutazione fa mantenere ad EG.5 le stesse capacità funzionali e trasmissive delle precedenti varianti Omicron che hanno dominato lo scenario pandemico degli ultimi mesi. "Ora più che mai - spiega Angeli - è importante continuare a studiare e monitorare la diffusione delle varianti del virus, anche per indirizzare le future strategie preventive". 

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