Politica

Salvini e lo schiaffo ai buonisti: c'è lui dietro il decreto Caivano

Di Giuseppe Vatinno

Grazie all'avvicinarsi delle elezioni europee finalmente misure efficaci per combattere la criminalità

Decreto Caivano e la stretta sui minori deliqnuenti

Finalmente sono arrivate –con decenni di colpevole ritardo- le norme che inaspriscono le pene per i minori che delinquono. Il “decreto Caivano” è la risposta di uno Stato forte ai balbettii buonisti che hanno condotto l’Italia all’attuale disastro. Anni ed anni di sciocco buonismo hanno prodotto una società criminale ed insicura violando il patto fondamentale tra cittadino e Stato: ti pago le tasse e tu Stato mi difendi.

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E se tu Stato non mi difendi –il ragionamento che hanno fatto in molti in questi anni in zone degradate-io mi faccio difendere da chi lo può fare, alimentando così il circolo della criminalità. Ci sono voluti gli episodi di violenza di Caivano (lo stupro delle due cuginette) e Palermo (lo stupro di gruppo di una ragazza), nuovo tributo al buonismo, per provocare finalmente una risposta forte dell’Esecutivo tramite un “decreto legge” che intanto mette subito in sicurezza e poi il Parlamento provvederà a rafforzarlo e a raffinarlo ulteriormente tramite il dibattito in Aula.

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Pene più alte per i minori. Dice la premier: "Finora se un ragazzo girava con la pistola carica non si poteva arrestare. Per questo abbiamo previsto l’arresto in flagranza per reati prima non previsti per ragazzi tra 14 e 18 anni”. C’è il Daspo urbano per i quattordicenni ma non c’è –purtroppo- l’abbassamento della punibilità dai 14 ai 12 anni, ma per questi ultimi c’è l’estensione dell’ammonimento del questore. E’ già un primo passo.