Israele, la rivelazione di Hamas: "Preparavamo l'attacco da due anni"
Il segretario di stato Usa in visita a Tel Aviv per parlare con il presidente israeliano: "Siamo qui, non vi abbandoniamo". Gaza al buio: oltre 1300 vittime
G7 finanza condanna attacchi di Hamas,solidarietà a Israele
Il G7 finanza a guida giapponese, che conclude i ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali "condanna inequivocabilmente i recenti attacchi terroristici di Hamas allo Stato di Israele cui esprime la solidarietà". E' quanto si legge nel comunciato finale dopo la riunione tenuta nell'ambito dell'assemblea annuale dell'Fmi a Marrakech.
Francia: Darmanin vieta manifestazioni pro-palestinesi
Il ministro francese dell'Interno, Gérald Darmanin, ha ordinato il divieto delle manifestazioni pro-palestinesi in Francia e il fermo degli organizzatori e dei "facinorosi che turbano l'ordine pubblico".In un telegramma ai prefetti e rivelato dall' Afp, Darmanin chiede il divieto delle "manifestazioni filo-palestinesi perché possono generare turbative dell'ordine pubblico". Per Darmanin "l'organizzazione di queste manifestazioni vietate dovrà far scattare dei fermi" giudiziari nei confronti dei trasgressori. I fermi dovranno riguardare, in particolare, "gli organizzatori" e i "facinorosi che turbano l'ordine pubblico".
Hamas, 'preparavamo l'attacco da due anni'
Due anni di preparazione per l'attacco di Hamas a Israele con modalità top secret e con la data di inizio dell'operazione a conoscenza di pochissimi tra i vertici del gruppo islamico. Lo rivela a Russia Today tv un dirigente di Hamas, Ali Baraka, secondo il quale anche i Paesi 'alleati' sono stati informati solo dopo l'inizio delle azioni militari. In un'intervista diffusa dall'emittente l'8 ottobre, Baraka rivela che "si poteva contare sulle dita di una mano" il numero di dirigenti che sapeva con precisione il momento di inizio dell'attacco e che era assai ristretto anche il numero di coloro che sapevano dell'operazione.
Negli ultimi "due anni Hamas ha adottato un approccio razionale" in quanto "non è stato coinvolto in alcuna guerra e non si è unito alla Jihad islamica nelle sue recenti battaglie" e "tutto ciò è stato parte della strategia di Hamas nella preparazione di questo attacco", ha spiegato Baraka. La strategia, nelle parole del dirigente, è stata quella più in generale della disinformazia, di far credere che Hamas "fosse impegnato a governare Gaza" e che "avesse abbandonato del tutto la resistenza". Totale riservatezza anche per gli amici di Hamas all'estero e per le altre fazioni palestinesi che "non conoscevano l'ora zero" . Dagli hezbollah libanesi all'Iran, dalla Turchia alla Russia, tutti sono stati informati a invasione iniziata, ha affermato Baraka. Dopo una mezzora "tutte le fazioni della resistenza palestinese sono state contattate come pure i nostri alleati Hezbollah e in Iran, sono stati avvertiti i turchi. Tre ore dopo, alle 9 si è tenuto un meeting con loro". Baraka sostiene che "abbiamo aggiornato chiunque ci abbia contattato. Anche i russi hanno mandato un messaggio e sono stati aggiornati sulla situazione e sugli obiettivi della guerra". Il dirigente di Hamas ha parlato anche di eventuali scambi di prigionieri, riferendosi a detenuti palestinesi anche fuori da Israele, nei Paesi europei e negli Usa. "Ci sono prigionieri negli Stati Uniti. Li vogliamo. Naturalmente".
Usa, nessuna condizione a Israele per uso nostre armi
Gli Stati Uniti non hanno posto condizioni a Israele sull'uso dei loro aiuti militari. Lo ha detto il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin da Bruxelles.
M.O.: Abu Mazen condanna omicidio civili da parte entrambi
Il presidente dell'Anp, Abu Mazen ha condannato le uccisioni di civili, da entrambe le parti esse avvengano. Lo ha detto in una nota diffusa dall'agenzia palestinese Wafa dopo il colloquio avuto con il re di Giordania, Abdallah II. Abu Mazen ha sottolineato "la necessita' di passare all'azione politica per porre fine all'occupazione e raggiungere la pace, sottolineando la sua condanna per l'uccisione di civili o gli abusi (compiuti) da entrambe le parti, ha chiesto il rilascio di civili, prigionieri e detenuti, e sottolineato la necessita' di fermare il terrorismo dei coloni contro il popolo palestinese nelle citta', nei villaggi e nei campi in Cisgiordania".
Stati Uniti al fianco di Israele. Le tensioni si aggravano a Gaza
Nell'ambito della situazione di tensione in corso nella regione, il Segretario di Stato degli Stati Uniti, Antony Blinken, ha incontrato il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Tel Aviv. Durante l'incontro, il Segretario di Stato ha affermato il continuo impegno degli Stati Uniti in favore di Israele con le parole "Siamo qui, non vi abbandoniamo". È previsto anche un ulteriore incontro tra il Segretario Blinken e iil presidente dell'Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas.
Nel frattempo, le autorità israeliane hanno annunciato l'intenzione di ridurre la fornitura di elettricità, acqua e benzina a Gaza fino al rilascio di ostaggi nelle loro mani. Questo avviene in un contesto in cui il numero di vittime a seguito di sei giorni di raid sulla Striscia di Gaza è salito a almeno 1.385 morti e 6.229 feriti. Secondo le Nazioni Unite, circa 339.000 persone sono state costrette a lasciare le proprie case nella Striscia di Gaza a causa dei conflitti. Nel frattempo, il lato israeliano riporta 1.300 vittime e 3.300 feriti.
L'esercito israeliano sta prendendo misure preparatorie per una possibile operazione di terra a Gaza, anche se le decisioni definitive dei leader politici sulla questione devono ancora essere prese. Il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha minacciato: "Ogni membro di Hamas è un uomo morto."
Parallelamente, l'Iran ha fatto un appello belligerante affinché il mondo islamico si unisca contro Israele. Nel contesto europeo, l'Unione Europea ha equiparato le azioni di Hamas a atroci atti terroristici, paragonandoli ai peggiori crimini commessi dal gruppo ISIS, in merito Natenyahu ha commentato: "Hamas va schiacciato come l’Isis."
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Gaza, Onu: gli sfollati sono saliti a quasi 339 mila
Secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), quasi 339MILA persone sono state costrette a fuggire dalle proprie case nella Striscia di Gaza sotto assedio e bombardata dall'esercito di Israele. Il numero degli sfollati nel territorio palestinese da 2,3 milioni di abitanti "è aumentato di altre 75MILA persone e ha raggiunto la cifra di 338.934", ha affermato l'ufficio Onu.
Israele chiede alla Cina di assumere un atteggiamento più equilibrato
La Cina ha bisogno di assumere "un atteggiamento più equilibrato" sul conflitto tra Israele e Hamas. Lo afferma l'ambasciatrice israeliana a Pechino, lrit Ben-Abba, in un'intervista a Bloomberg Tv, anticipando che Zhai Jun, l'inviato cinese per il Medio Oriente, dovrebbe avere oggi colloqui con la parte israeliana, dopo le telefonate di martedì e mercoledì avute, rispettivamente, con quelle egiziana e palestinese. "L'inviato speciale cinese avrà una conversazione telefonica con la parte israeliana", ha detto la diplomatica, secondo cui Pechino potrebbe parlare oggi della vicenda nel briefing quotidiano del ministero degli Esteri.
L'esercito israeliano: schierati i riservisti al confine con il Libano
L'esercito israeliano ha annunciato di aver dispiegato forze di riservisti lungo le città sul confine con il Libano. La mossa, è stato spiegato, è avvenuta nell'ambito del generale rafforzamento delle truppe nell'area nord del Paese dopo la situazione di tensione con Hezbollah: "Queste forze stanno conducendo compiti di difesa tra i quali pattugliamento e blocchi stradali in modo da assicurare la sicurezza dei residenti".
Israele: pronti per attacco via terra ma ancora nessuna decisione certa
L'esercito israeliano afferma che si sta preparando per una possibile operazione di terra a Gaza, ma che i leader politici della nazione non hanno ancora deciso in merito. Il tenente colonnello Richard Hecht ha spiegato che le forze armate "si stanno preparando per una manovra di terra, se verrà decisa". Israele ha richiamato circa 360mila riservisti dell'esercito e ha minacciato una risposta senza precedenti alla sanguinosa incursione di Hamas avvenuta lo scorso fine settimana.
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Salgono a 1.300 i morti in Israele
Il bilancio delle vittime israeliane dall'inizio degli attacchi di Hamas continua a salire: i morti sono 1.300 secondo l'aggiornamento pubblicato dal Times of Israel che cita fonti sanitarie israeliane. I feriti sono circa 3.300, di cui 28 in condizioni critiche e 350 in gravi condizioni.
Israele: "A Gaza niente luce, acqua, benzina fino al rilascio ostaggi"
"Non sarà fornita elettricità, né acqua, né entreranno camion di benzina (a Gaza) finché gli ostaggi israeliani non torneranno a casa": lo ha detto il ministro dell'Energia israeliano, Israel Katz. "Umanitarismo per umanitarismo. E nessuno - ha aggiunto - ci può fare prediche sulla moralità".
Scholz attacca Abu Mazen: "Il suo silenzio vergognoso"
"Dov'è la chiara condanna della violenza terroristica da parte dell'autorità autonoma (palestinese) e del suo presidente, Mahmoud Abbas? Io dico: il loro silenzio è vergognoso": lo ha affermato, in una "dichiarazione di governo" fatta stamattina al Parlamento tedesco a Berlino, il cancelliere Olaf Scholz secondo il testo dei suo discorso diffuso dall'Ufficio stampa del governo. "Abbiamo messo sotto esame tutta la nostra cooperazione allo sviluppo con i Territori palestinesi", ha aggiunto il cancelliere confermando dichiarazioni di una ministra del suo esecutivo.
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Esercito, Hamas ha portato bandiere dell'Isis
Hamas ha portato bandiere dell'Isis nell'attacco ai kibbutz di sabato. Lo ha fatto sapere il portavoce militare citando in particolare il kibbutz di Sufa, dove i soldati israeliani avrebbero trovato un'insegna dello Stato islamico addosso a uno dei miliziani uccisi nell'assalto, vicino al confine con Gaza.
Iran: il mondo islamico si unisca contro Israele
"Oggi tutti i Paesi islamici e arabi, come anche le popolazioni che vogliono la libertà nel mondo, devono trovare un accordo e raggiungere una cooperazione in un percorso per fermare i crimini del regime sionista contro la nazione palestinese oppressa". Lo ha affermato il presidente iraniano Ebrahim Raisi durante una telefonata con l'omologo siriano Bashar al-Assad, come riporta Mehr.
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Netanyahu: "Hamas deve essere schiacciato come l'Isis"
"Hamas deve essere schiacciato come l'Isis". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu nella conferenza stampa con il segretario di Stato Usa Antony Blinken.
Blinken a Netanyahu: "Siamo qui, non vi abbandoniamo"
"Siamo qui con voi, non andiamo da nessuna parte". Con queste parole il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha salutato il premier israeliano Benyamin Netanyahu all'inizio del loro incontro al ministero della Difesa a Gerusalemme. Nel video si sente Blinken dire ripetutamente a Netanyahu "mi dispiace, mi dispiace, condoglianze" per le vittime. Il primo ministro d'Israele ringrazia e stringe ripetutamente la mano all'ospite americano. Il segretario di Stato Usa ha detto che Israele non dovrà difendersi da sola "fino a quando esisteranno gli Usa", e ha messo in guardia chiunque voglia agire contro lo stato ebraico: "Stati e non Stati pensate a cosa fare in questa situazione, non agite contro Israele. Abbiamo dispiegato portaerei nell'est del Mediterraneo e daremo altro supporto. Garantiremo a uomini, donne e bambini presi in ostaggio che possano essere liberati".
Jihad islamica: porteremo la battaglia oltre Gaza
"La battaglia non si limiterà alla Striscia di Gaza. Altri fronti si uniranno presto". Ad affermarlo, in un nuovo audio, è Abu Hamza, il portavoce delle Brigate Quds Brigades, l'organizzazione armata della Jihad islamica, citato dal network libanese Al Mayadeen. Rivolgendosi alla resistenza in Cisgiordania, Abu Hamza ha lanciato un appello alla Brigata Jenin e alla Tana dei Leoni, nonché a tutti i palestinesi presenti sul posto, a impegnarsi negli scontri contro l'occupazione israeliana. "Siamo venuti preparati fuori dalla Palestina così come lo eravamo dentro - ha detto -. Gli eventi di Gaza saranno replicati su altri fronti".