"Premeditazione per Impagnatiello? Serve cautela". E sulla casa pulita ...

Il legale della famiglia Tramontano ad Affari: "Le indagini sono tutt'altro che chiuse. Sulle aggravanti siamo aperti, servono ulteriori verifiche"

di Eleonora Perego
Cronache

Senago, l'avvocato Cacciapuoti ad Affari: "La casa di Impagnatiello? C'era disordine. E una foto ..."

Dettagli su dettagli, come in una matrioska, continuano ad emergere nell’omicidio di Giulia Tramontano, la 29enne incinta di sette mesi uccisa dal fidanzato Alessandro Impagnatiello. Dettagli che rendono sempre più oscura la figura del barman milanese, descritto dai pm come “narcisista manipolatore”, e che si aggiungono alle numerose domande ancora senza risposta. Impagnatiello ha agito da solo? Quanti segreti, menzogne e verità non dette tiene per sé? Aveva premeditato l’omicidio? Le due bustine di veleno trovate nel suo zaino, così come le ricerche fatte in Internet dal ragazzo, sembrerebbero confermare la ricostruzione degli inquirenti.

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Il difensore d’ufficio nominato per assistere Impagnatiello, Giulia Geradini, interpellata da Affaritaliani.it si è trincerata dietro il silenzio. Mentre c’è anche chi, contro ogni aspettativa, si muove con maggiore cautela sulla questione della premeditazione.

Parliamo dell’avvocato Giovanni Cacciapuoti, che insieme a Salvatore Cacciapuoti è il legale dei familiari di Giulia Tramontano. E che ad Affari ha rivelato alcuni dettagli sul sopralluogo compiuto nella casa di Senago. Chi era sul posto, è stato riferito, è rimasto colpito dalla grande attenzione con cui tutto era stato pulito e dall'ordine definito "maniacale”. Ma il legale della famiglia, ad Affari, dichiara: “Per quanto riguarda il sopralluogo posso dire che c’era disordine. E un dettaglio mi è balzato all’occhio quando siamo entrati. Al posto della foto che avete visto tutti, quella con Giulia e il pancione, c’era un poster ritraente lei e Impagnatiello, che quest’ultimo evidentemente levava e metteva quando si incontrava con l’altra ragazza. A questo punto attendiamo gli esami dei rilievi scientifici e dei dispositivi elettronici per capire cosa sia successo e anche quali siano stati gli spostamenti dell’imputato”.

Senago, l'avvocato Cacciapuoti ad Affari: "Premeditazione per Impagnatiello? Serve cautela"

“In queste ore c’è una fibrillazione tecnica, oltre che mediatica, legata al fatto che stiamo ulteriormente coadiuvando la Procura nell’espletamento degli approfondimenti investigativi”. Il caso, dunque, sembra essere tutt’altro che “chiuso”, e proprio la questione della premeditazione rimane un nodo da dirimere: “Io non sono così tranchant, non sostengo aprioristicamente la premeditazione – commenta ancora l’avvocato Cacciapuoti ad Affari­ Fino a quando l’ipotesi non sarà riscontrata, nonostante io sia il legale delle persone offese, non posso ritenere esistente questa circostanza. Per questo ritengo necessari fare gli ulteriori approfondimenti, che la stessa Procura ha correttamente disposto. E questo vale sia per l’aggravante della premeditazione sia per quanto riguarda l’aggravante della crudeltà. Si tratta di aspetti ancora aperti che vanno verificati”.

Venerdì intanto è prevista l’autopsia sul corpo di Giulia, un atto dovuto che prolunga l’agonia della famiglia della 29enne di Senago. “La pena della famiglia di Giulia è inimmaginabile, è un ergastolo di dolore che non passerà – dice ancora l’avvocato Cacciapuoti ad Affari – Un dolore verso cui dobbiamo avere rispetto, e che si aggiunge a un’ulteriore situazione di clamore mediatico. La mamma e la sorella di Giulia sono state ascoltate una prima volta nell’imminenza della situazione, e in preda all’agitazione potrebbero aver omesso qualche particolare. La seconda volta c’era il nucleo investigativo della squadra omicidi, che si è soffermato sui rapporti interpersonali dall’inizio della relazione tra Impagnatiello e Giulia".

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