"Killer di Rovereto? Fisicamente spettacolare". Procuratrice sotto inchiesta

Viviana Del Tedesco è finita nel mirino dei membri laici del Csm. Frasi ambigue sull'assassino e la decisione di non espellerlo. Salvini: "Parole imbarazzanti"

Di Redazione Cronache
Iris Setti
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Omicidio Rovereto, la procuratrice sul killer: "Puntuale e prestante". Il Csm vuole capire cosa ci sia dietro a queste frasi

Continua a tenere banco la vicenda dell'omicidio di Rovereto, l'agguato dei giorni scorsi costato la vita a Iris Setti, una pensionata di 61 anni. Uccisa a botte e sassate da Nweke Chukwuka, nigeriano senza fissa dimora. Il Consiglio Superiore della Magistratura aprirà un'indagine sulla procuratrice di Rovereto Viviana Del Tedesco. L'avvocata trentina e membro laico del Csm Claudia Eccher ed Isabella Bertolini - si legge sul Corriere della Sera - hanno chiesto di aprire una pratica. "Ci siamo già interfacciati con il ministero, che ci ha chiesto di raccogliere documentazione sui due casi", dice la legale.

Nel mirino del Csm c’è proprio la conduzione delle indagini da parte della procuratrice. Ma anche quanto detto ai giornali: Del Tedesco ha dichiarato che non c’erano motivi per espellere Chukwuka Nweke, 37enne senza fissa dimora che ha ucciso Iris Setti. Ma anche altro: "È un uomo che è fisicamente spettacolare. Quello lì doveva andare alle Olimpiadi", ha sostenuto Del Tedesco. Matteo Salvini ha definito "scioccanti e imbarazzanti" le parole della procuratrice.

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Del Tedesco - prosegue Il Corriere - ha anche sostenuto che dell’uomo avrebbero dovuto prendersi cura le sorelle. Ovvero coloro che l’hanno denunciato in più occasioni. Inoltre ha dichiarato che in occasione della violazione dell’obbligo di firma Nweke era andato a fare la spesa. E che "aveva una puntualità nel firmare che se gli studenti di oggi fossero così puntuali a scuola saremmo a cavallo".

Sotto la lente non c’è soltanto il caso Setti. Anche riguardo Mara Fait, uccisa dal vicino a colpi d’accetta, c’è una contestazione. Alla donna era stato infatti negato il “codice rosso” nonostante avesse segnalato l’uomo in più occasioni. La richiesta, scrive il quotidiano, sarebbe stata archiviata in sette giorni con questa motivazione: "Che le persone non vadano d’accordo è un discorso, che poi si arrivi a un omicidio è un altro". Nweke aveva a suo carico un arresto per droga. E aveva aggredito un ciclista e due carabinieri ad agosto 2022.

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