Cronache
Matti e assassini: il disastro delle Legge Basaglia, da Rovereto a Roma
Situazioni ben conosciute; il problema è nelle istituzioni che non agiscono preventivamente in maniera efficace e risolutiva
Matti e assassini: dall'omicidio di Rovereto al "pazzo" di Spinaceto a Roma. Il disastro della Legge Basaglia non risparmia nessuna città
Nweke Chukwuka, 37 anni, di professione squilibrato e killer. Senza fissa dimora, spesso sotto effetto di droga ed alcol, era noto per i suoi comportamenti violenti. Urlava per strada e infastidiva chi passava nel parco Nikolajevka del quartiere di Santa Maria, a Rovereto. Giunto nel 2006 in Italia era sposato pur non avendo più rapporti con la famiglia. Ce li aveva invece con le due sorelle che conoscevano bene la sua violenza, perché le menava in continuazione.
LEGGI ANCHE: Rovereto, donna uccisa dal clochard. Le sorelle del killer: "Avevamo avvisato"
Già nel 2022 era stato arrestato, proprio nel mese di agosto, per aver minacciato la clientela di un bar con una bottiglia rotta. Chiamati i carabinieri aveva aggredito anche loro ed era stato arrestato. Dopo i domiciliari aveva ora solo l’obbligo di firma, a cui aveva ottemperato fino al giorno dell’omicidio, sabato scorso. Aveva richiesto il rinnovo del permesso di soggiorno fortunatamente negato, con i militari che avevano chiesto l’inasprimento della pena, tuttavia il giudice aveva negato la misura aggiuntiva (perché?).
La vittima, Iris Setti di 61 anni, era una ex funzionaria di banca. È stata aggredita con inaudita violenza con calci e pugni, finita con il volto irriconoscibile per i colpi inferti. Quando l’hanno arrestato era ubriaco. L’ha massacrata sfilandole anche un anello dal dito. La donna frequentava quel parco perché lo attraversava per andare a trovare la madre anziana. Ancora non si sa se c’è stato uno stupro. Le due sorelle, Anthonia e Linda, lo consideravano assai pericoloso: "Lo avevamo detto ai carabinieri l’ultima volta che ci aveva aggredito: se va avanti così prima o poi ucciderà qualcuno. Avevamo chiesto gli venisse fatto un TSO. Ci hanno risposto che, finché non avesse davvero ammazzato una persona, loro non potevano farci niente. Ora è successo".