Cnel, ok alle nomine sul salario minimo: così si scalda la partita per Meloni

La partita sul salario minimo entra ufficialmente nel vivo: nominati i 48 rappresentanti delle categorie produttive che completano la nuova assemblea del Cnel

di Redazione Economia
Renato Brunetta (Lapresse)
Economia

Salario minimo e lavoro povero, si scalda la partita per il governo Meloni 

La doppia partita su salario minimo e lavoro povero entra ufficialmente nel vivo. Con la decisione del Consiglio dei ministri di ieri di nominare i 48 rappresentanti delle categorie produttive che completeranno la nuova Assemblea del Cnel, la "sfida" affidata dal premier Meloni al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro guidato da Renato Brunetta - che dovrà consegnare entro la seconda settimana di ottobre un quadro dettagliato di osservazioni e proposte- è ufficialmente partita. Ma, nonostante una parte del lavoro istruttorio per individuare le necessarie aree di approfondimento sia stato già stato effettuato a fine agosto, con il ciclo di audizioni di Istat, Inps, Banca d’Italia e Ministero del Lavoro oltre che con l'Ocse, i tempi per rispettare il ruolino di marcia indicato da Palazzo Chigi restano strettissimi.

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La finalizzazione dell’istruttoria sul salario minimo e il lavoro povero da parte del Cnel accompagnata da un quadro dettagliato di osservazioni e proposte è prevista, come richiesto dal presidente del Consiglio, entro la seconda settimana di ottobre. Lo rende noto il Cnel al termine della riunione del Consiglio di presidenza. A partire dal 28 agosto, informa il Cnel, è stato effettuato un ciclo di audizioni e incontri tecnico-operativi con Istat, Inps, Banca d’Italia e Ministero del Lavoro e sono state avviate interlocuzioni con Ocse, individuando le aree di specifico approfondimento. Il termine per l’acquisizione di tutta la documentazione utile è stato fissato per il prossimo 11 settembre. I dati raccolti nel corso dell’istruttoria tecnica, integrati con le ulteriori attività relative all’analisi di alcuni CCNL di riferimento depositati presso l’Archivio nazionale dei contratti, verranno affidati alla nuova Commissione Informazione e Lavoro che si occuperà di svolgere un’istruttoria di merito.

Il nodo, infatti, è la convocazione della nuova Assemblea generale che il Cnel, 'auspica' possa avvenire già nel mese di settembre ma che realisticamente non potrà essere convocata prima del 22 settembre prossimo, in attesa dell'adozione del decreto del Presidente della Repubblica, la registrazione del Dpr presso la Corte dei Conti e la successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Una adunanza procedurale, di semplice insediamento dei 64 componenti, questa, che dovrà eleggere, se si riuscirà a trovare un'immediata 'quadra' politica, i vicepresidenti Cnel.

Sarà dunque necessario convocare una seconda Assemblea a stretto giro di posta, pratica inusuale per il Cnel, con la quale eleggere la nuova Commissione Informazione e Lavoro alla quale saranno affidati tutti i dati raccolti nel corso dell’indagine tecnica, integrati con le ulteriori analisi di alcuni contratti collettivi di riferimento, che dovrà svolgere un’istruttoria di merito e dare seguito ad un nuovo ciclo di audizione delle parti sociali, sindacati e imprese. Al termine del lavoro sarà chiamata a deliberare osservazioni e proposte che saranno poi rimesse all’esame di una nuova Assemblea per le considerazioni finali.

 

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