Eredità Del Vecchio, duro scontro nella dinastia. Si va verso l'impugnazione
La holding continua a macinare utili, l'ultima cedola staccata dalle Generali di 180 mln lo testimonia. Ma lo scontro tra gli eredi mette tutto a rischio
Eredità Del Vecchio, la quota imprescindibile dell'88% per comandare
La morte di Leonardo Del Vecchio, fondatore e presidente di Luxottica e presidente esecutivo di Essilor-Luxottica, la più grande holding produttrice e venditrice mondiale di occhiali e lenti che conta circa 80 000 dipendenti e oltre 9 000 negozi, ha creato un vuoto in famiglia che ora si fa fatica a colmare. Il problema - si legge sul Sole 24 Ore - non è legato agli utili, la società va a gonfie vele, ma agli equilibri interni dopo la morte del patron. Nell'universo Delfin sembra funzionare tutto perfettamente, ne è testimonianza l'ultima cedola staccata da Generali da 180 mln di euro. Eppure, nonostante gli affari vadano bene, qualcosa si è inceppato, non tanto da un punto di vista gestionale ma piuttosto per gli equilibri interni della dinastia. C'è chi inizia a temere che questo confronto possa mettere a rischio la solidità degli assetti di Delfin.
Il motivo è legato all'eredità, la questione in famiglia non è affatto rientrata e la decisione degli eredi Luca e Clemente di accogliere le disposizioni con riserva è la potenziale premessa - prosegue il Sole - dell'impugnazione del provvedimento. Il ramo dei due è contrapposto a quello del capoazienda Francesco Milleri, che può contare sul 25% della finanziaria, un pacchetto che rappresenta una minoranza di blocco scomoda e che lo stesso Milleri dovrà gestire. Il nodo è legato proprio a questa quota che impedisce il raggiungimento dell'88% di proprietà agli eredi e che secondo lo statuto è una maggioranza imprescindibile in tema di decisioni straordinarie. Sono stati proprio i due figli più giovani del fondatore a sollevare il caso e in ballo ci sono gli equilibri costruiti in Delfin. La holding continua a fare utili ma la battaglia sul testamento non è affatto rientrata.