Politica

Migranti, cresce la rabbia nella base del Cdx. Sindaci di FdI e Lega furiosi

Di Alberto Maggi

Governo, la soluzione per ora non c'è. Meloni "nervosa", Salvini evita attentamente il tema immigrazione

Migranti, base incandescente nel Centrodestra 

"Pannicelli caldi". Così una fonte ai massimi livelli del Centrodestra definisce gli ultimi provvedimenti presi dal governo per cercare di arginare il flusso di migranti verso l'Italia. "Gli scafisti partono lo stesso anche se rischiano 30 anni e le ong sono un tema minore, più politico", spiega la fonte. Fatto sta che i numeri degli sbarchi sono record ormai con le previsioni dei servizi segreti che parlano di 600mila o 900mila nuovi arrivi, soprattutto in estate. Una vera e propria emergenza.

E infatti Matteo Salvini, questa volta abilmente, non parla più nemmeno di immigrazione e si concentra su strade, ferrovie, ponte sullo Stretto. In sostanza sui temi del suo dicastero ma sta ben lontano dalla patata bollente dei migranti. Nello stesso Centrodestra l'impressione è che ci sia ben poco da fare. Alla fine chi è in mare va sempre e comunque salvato e non si può certo rischiare un'altra strage come quella di Cutro. Ma dall'Unione europea per ora sono arrivate solo parole e promesse.

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Ursula von der Leyen - dicono da Fratelli d'Italia - ha buone intenzioni ma il problema non è tanto la Commissione quanto gli altri Stati membri. Né i sovranisti dell'Est ma nemmeno Germania, Francia e i Paesi del Centro-Nord Europa hanno intenzione di impegnarsi seriamente per la redistribuzione di chi sbarca sulle nostre coste. E così il problema resta, tra riunioni e vertici che si susseguono a Palazzo Chigi. Voci dal Centrodestra parlano di una Giorgia Meloni "nervosa" e "preoccupata", anche perché gli elettori della maggioranza iniziano a essere delusi (e anche un po' arrabbiati, per non dire altro).