Poste, il generale De Rinaldis per far volare Air Cargo. Obiettivo la ripartenza dell'utile

Il generale De Rinaldis vola sulla poltrona di presidente della compagnia aerea di Poste Italiane

di Andrea Giacobino
Massimo De Rinardis
Economia

L'ex direttore generale di Alitalia Maurizio De Rinaldis nominato presidente di Air Cargo, la compagnia aerea di Poste Italiane

Un altro generale, ma questa volta già capo delle Frecce Tricolori, alla presidenza di Poste Air Cargo, la compagnia aerea controllata da Poste Italiane. Qualche giorno fa, infatti, Maurizio De Rinaldis è succeduto nella carica al generale Fortunato Di Marzio, peraltro nominato poche settimane prima al posto di Renato Greco.

De Rinaldis nato a Roma nel 1965 e cresciuto a Rotonda (Basilicata), entra a far parte dell’Accademia Aeronautica nel corso “Centauro IV” (1983-87). Alla fine degli studi viene trasferito alla Seppard Air Force (Texas) e nella base aerea americana consegue il brevetto di pilota militare, successivamente si trasferisce in Gran Bretagna per l'abilitazione del Panavia Tornado e viene assegnato al 6° Stormo di Ghedi.

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Partecipa alla guerra del Golfo nel 1991 e due anni dopo entra a far parte delle Frecce Tricolori e dal 2000 al novembre 2003 ha ricoperto il ruolo di comandante della Pattuglia Acrobatica Nazionale, venendo promosso a colonnello durante il ruolo. Congedatosi dall'Aeronautica nel 2005 col grado di generale di brigata, nel 2012 e nel 2014 è stato direttore del Roma International Air Show e ad oggi conta più di 7.000 ore volo su velivoli civili e militari.

Nel 2005 è stato assunto dalla Piaggio Aero Industries di Genova in qualità di comandante pilota con incarichi nel settore commerciale e da giugno 2014 a maggio 2018 è stato direttore generale di Compagnia Aeronautica Italiana, la ex Alitalia.

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Poste Air Cargo ha chiuso il 2022 con un utile di 2,2 milioni di euro rispetto a quello di 3,3 milioni dell’esercizio precedente, distribuito per un milione come dividendo al socio unico. L’ebit anno su anno è passato da 5,4 a 4,6 milioni. I ricavi della gestione ordinaria sono stati di 52,8 milioni dai 54,7 milioni del 2021, dove i ricavi da terzi saliti da 5 a 7,9 milioni hanno compensato i ricavi di gruppo scesi a fronte della diminuzione delle tariffe applicate alla rete postale e della cancellazione di alcune rotazioni.

Sull’ultima riga del bilancio ha inciso anche la crescita di quasi dieci milioni dei costi variabili dovuta quasi totalmente all’incremento del costo del carburante. La flotta della compagnia che occupa oltre 100 addetti è di cinque B 737 e due Atr.

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