Scuola, ecco i 10 nodi e le novità dell'anno. Atenei a caccia di stranieri
La scuola è iniziata in quasi tutta Italia, con molte novità ma anche lacune ancora da sanare
Scuola al via: ecco i 10 nodi e le novità dell'anno
La scuola è ormai iniziata, in quasi tutta Italia: entro venerdì prossimo, infatti, le lezioni riprenderanno le lezioni per i 7,19 milioni di studenti italiani – 90mila in meno rispetto a 12 mesi fa a conferma del gelo demografico che ci attanaglia.
Ma sui banchi di scuola non ci saranno solo i libri, bensì molte novità e parametri da tenere in considerazione. Come riporta il Sole 24 Ore:
1. Docenti: riempito solo un posto libero su due. In estate il Governo ha autorizzato circa 62mila inserimenti in ruolo, di cui quasi 51mila docenti. Il ministro Valditara ha reso noto di aver completato oltre 41mila assunzioni, coprendo quindi l’80% dei 50mila e passa posti autorizzati. Ma ci sono 15.920 posti vacanti in meno e il ricorso ai supplenti per coprire l’organico di diritto è pari al 10,9%, lo scorso anno è stato del 15%, con un abbattimento di un terzo.
Tutto ciò mentre le scuole continuano a perdere studenti: oltre 90mila in meno negli istituti statali rispetto allo scorso anno. Nei prossimi 10 anni gli alunni si ridurranno di 1,4 milioni, frutto della denatalità.
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2. Presidi: In attesa dei concorsi previste mille reggenze. Anche quest’anno ci saranno oltre mille istituti senza un dirigente scolastico di ruolo, e quindi da assegnare a un collega “reggente”. Tutto questo andrà avanti finchè non entreranno in vigore le nuove norme sul dimensionamento scolastico che dovrebbe cambiare la modalità di assegnazione dei dirigenti scolastici alle scuole e in questo modo eliminare gli istituti affidati in reggenza. Un miglioramento è atteso anche dai due concorsi, per un migliaio di posti complessivi in agenda nei prossimi mesi.
3. Segreterie: coperto con le nomine solo il 30% dei vuoti. I posti vacanti nelle segreterie non riguardano solo i vertici. Nonostante le 10.913 unità di personale Ata da inserire in ruolo ci sarà anche un incremento delle supplenze anche per il personale tecnico-amministrativo. Con il decreto Pa bis sono stati stanziati inoltre 50 milioni di euro per rafforzare le segreterie proprio in vista degli adempimenti attuativi legati al Pnrr.
4. Tutele INAIL: assicurazione obbligatoria per alunni e insegnanti. Una delle principali novità del 2023/2024 è l’estensione della tutela Inail ai 10 milioni e passa di alunni e insegnanti. Un passo in avanti considerevole rispetto a oggi, per cui la normativa limita la tutela solo alle figure che attendono a esperienze tecnico-scientifiche o a esercitazioni pratiche, o che svolgano esercitazioni di lavoro.
5. Agenda Sud: lotta ai divari territoriali in 2mila istituti. Quest’anno debutta “Agenda Sud”, che prevede un piano complessivo per la riduzione dei divari territoriali e negli apprendimenti. L’iniziativa coinvolge oltre 2mila scuole del Mezzogiorno ed è finanziata con 265,5 milioni di euro. Sono previste diverse attività. Con il Dl Caivano si incrementa di 6 milioni di euro il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa per incentivare la presenza dei docenti nelle zone più disagiate.
6. Scuola 4.0: Forniture in arrivo per didattica innovativa. Con uno stanziamento di 2,1 miliardi di euro si sta lavorando per trasformare 100mila classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento per creare laboratori per le professioni digitali del futuro.
7. Docenti tutor: via negli ultimi tre anni delle superiori.
8. Contratto e carriera: busta paga più alta per prof e Ata. Tra le altre novità che riguardano il personale scolastico, c’è l’aumento della loro busta paga, a partire dall’autunno, per effetto della firma definitiva del nuovo Ccnl 2019-2021. Per i docenti l’incremento salariale medio mensile a regime è di 124 euro, per gli ata di 96 euro.
9. Potenziamento Stem: priorità a scienza e tecnica sin dall’infanzia. Entrano in vigore le linee guida sul potenziamento delle discipline Stem, a partire dall’infanzia.
10. Voto in condotta: in arrivo nuove regole per le sospensioni. Quest’anno si partirà con le regole attuali su sospensioni e voto in condotta. Ma è pronto un Ddl che, una volta diventato legge, cambierà il quadro regolatorio. Si interviene inoltre sulla bocciatura.
Atenei a caccia di studenti stranieri
Dal restyling di “Universitaly”, poi, arriva un aiuto a intercettare la domanda di iscrizioni dall’estero: e cioè offrire nello stesso portale tutte le informazioni necessarie a chi vuole venire a studiare da noi. In un unico ambiente web tutte le informazioni su visti, procedure e offerta formativa di università e Afam. Rafforzare la componente studentesca di provenienza internazionale è un obiettivo che tutti gli ultimi Governi hanno cercato di conseguire. Riuscendoci fin qui sono in parte.
Ed è sull’università che bisogna concentrare gli sforzi per aumentare il tasso di internalizzazione complessivo. In generale, il rinnovo di Universitaly, punta a rendere più informati anche gli studenti di casa nostra. Ad esempio sul diritto allo studio.