Nicaragua, i poteri della P2. Figlio e nipote di Gelli nominati ambasciatori

Il presidente Daniel Ortega si affida alla massoneria. Ieri la stretta di mano a Madrid tra il Re Felipe VI e Maurizio Gelli, figlio del "venerabile" Licio

redazione Esteri
Nicaragua, il presidente Daniel Ortega e gli ambasciatori della P2. Foto Lapresse
Esteri

Nicaragua, i poteri della massoneria italiana sono mondiali

Clamoroso in Nicaragua, uno dei paesi considerati tra i più rivoluzionari al mondo ha nominato i suoi ambasciatori in Spagna e Uruguay e la scelta fatta dal presidente Daniel Ortega, riguarda strettamente l'Italia. Sono stati scelti, infatti, - si legge sul Manifesto - figlio e nipote di Licio Gelli, il "venerabile" della P2. Il governo centroamericano ha deciso di affidare la sua diplomazia ai familiari del celebre massone. Maurizio Gelli, figlio di Licio è stato ricevuto personalmente addirittura da Re Felipe VI di Spagna. C’è voluto oltre un anno perché il presidente Sanchez accettasse di "normalizzare" in questo modo le relazioni con Managua dopo che il suo governo, dalla ribellione popolare del 2018, aveva condannato il regime repressivo del presidente Daniel Ortega. Facendo oltretutto da apripista al Parlamento Europeo per le sanzioni ad personam comminate al suo clan familiare. Ma non è tutto qui.

Leggi anche: Strage Bologna, le motivazioni. "Prove eclatanti contro Licio Gelli"

Leggi anche: Quando Costanzo "presentò" il confratello Licio Gelli e la Loggia P2

Da qualche mese Ortega - prosegue il Manifesto - ha nominato come proprio ambasciatore in Uruguay anche il figlio di Maurizio Gelli, che porta lo stesso nome del nonno Licio. La famiglia Gelli aveva interessi colossali ai tempi delle dittature sudamericane. Nel 2017 Maurizio Gelli fu mandato a reggere la sede diplomatica di Ottawa in Canada. Per essere oggi promosso in un paese dell’Unione Europea. Lui che per legge, solo per avere la cittadinanza nicaraguense avrebbe dovuto rinunciare a quella italiana (di cui invece ha mantenuto il passaporto). Figuriamoci da ambasciatore. Di Gelli Maurizio sulla stampa latinoamericana si menziona soprattutto di quando nel gennaio '99 fu fermato all'aeroporto di Vienna con un mandato di cattura per "presunto" riciclaggio dei beni del padre.

Tags:
licio gellinicaraguap2