Terremoto devastante in Marocco: oltre mille morti e danni incalcolabili

Notte di paura e devastazione in Marocco dove un forte terremoto, 6.8 nella scala Richter, ha scosso l'intero paese

di Redazione Esteri
terremoto in Marocco
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Marocco: sale a 1.037 il bilancio dei morti 

E' salito a 1.037 il mumero dei morti del sisma che ha colpito il Marocco. Lo riporta la tv marocchina citata da Sky News. I feriti sono 1.204, 721 dei quali in gravi condizioni.
 

Marocco: dolore Papa, ‘profonda solidarietà a chi è toccato da tragedia’

Il Papa, appreso “con dolore” del terremoto che “violentemente ha colpito il Marocco”, in un telegramma esprime la sua “comunione orante di fronte a questo disastro naturale”. “Triste per questo evento”, il Papa esprime “profonda solidarietà a coloro che sono toccati nella carne e nel cuore da questa tragedia”. Francesco prega per i morti, per la guarigione dei feriti e per la consolazione di chi ha perso i propri cari e la casa. Il Pontefice chiede al Signore di “sostenere i marocchini in questa prova” e offre il suo “incoraggiamento alle autorità civili e ai servizi di soccorso”.

Marocco: Meloni, 'dolore per tragico bilancio sisma devastante, pieno sostegno Italia'

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oggi a Nuova Delhi per il vertice G20, ha appreso "con dolore il tragico bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco". Meloni, fa sapere una nota di Palazzo Chigi, "ha espresso vicinanza e solidarietà al Primo Ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la piena disponibilità dell’Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza".

Marocco: Biden, 'rattristato per vittime e devastazione sisma, pronti a ogni aiuto'

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è detto "profondamente rattristato per la perdita di vite e la devastazione causata dal terremoto in Marocco". In una nota diffusa dalla Casa Bianca mentre Biden si trova al G20 a Nuova Delhi, il presidente fa sapere che "l'amministrazione è in contatto con i funzionari marocchini: stiamo lavorando rapidamente per garantire che i cittadini americani in Marocco siano al sicuro e siamo pronti a fornire tutta l'assistenza necessaria al popolo marocchino". "Gli Stati Uniti sono al fianco del Marocco e del mio amico Re Mohammed VI in questo difficile momento", conclude Biden.

Marocco: Tajani, 'italiani vadano ad aeroporti di Casablanca e Rabat, quello di Marrakech intasato'

"I 200 italiani che erano presenti nell'area di Marrakech questa notte mentre c'è stato il terremoto, di 6.8 della scala Richter, più forte di quello de L'Aquila, sono tutti in salvo. L'ambasciata Italia-Rabat, il Consolato d'Italia a Casablanca e il console onorario a Marrakech sono operativi. La nostra unità di crisi dà notizie minuto per minuto agli italiani sul da farsi. Non devono andare all'aeroporto di Marrakech, se vogliono ripartire è meglio che utilizzino gli aeroporti di Casablanca e Rabat perché il primo è intasato". Lo ha detto Antonio Tajani, ministro degli Esteri, vicepremier e segretario di Forza Italia, a margine di Azzurra Libertà, la tre giorni di Forza Italia Giovani in corso di svolgimento a Gaeta.

"La nostra Protezione civile è a disposizione delle autorità marocchine qualora facessero richiesta di un intervento. La macchina dei soccorsi non è partita, quindi, ancora, perché non è stata fatta richiesta - ha aggiunto -, ma ho parlato con il capo della Protezione civile, Curcio, e siamo pronti a far partire tutti". "La situazione per gli italiani è sotto controllo. Adesso arriverà un rappresentante della nostra sede diplomatica a Marrakech per assisterli", ha concluso Tajani.

Terremoto devastante in Marocco: oltre 800 morti e tantissimi danni

Notte di paura e devastazione in Marocco dove un forte terremoto, 6.8 nella scala Richter, ha scosso l'intero paese, con echi anche nelle nazioni confinanti, la Mauritania, l'Algeria, Gibilterra e perfino in Portogallo. Il primo bilancio ufficiale è arrivato nella notte fonda, le 4 di mattina in Italia, dopo che per ore immagini inquietanti giravano sui social: rovine, macchine danneggiate, moschee che tremavano e crollavano, fiumi di persone che si riversavano nelle strade in preda al panico. 

Una trentina di lunghi secondi che hanno scioccato il Paese. L'epicentro del sisma, di magnitudo 6,8 secondo l'Istituto Americano di Geofisica (USGS), ma 7.0 per l'Istituto di Rabat, è stato a sud-ovest della città di Marrakech, 320 km a sud della capitale Rabat. Colpita è stata soprattutto la provincia di Al-Haouz, dove si conta il numero maggiore di vittime. Lì una'intera famiglia è rimasta intrappolata tra le macerie dopo che la loro casa è crollata, riportano i media. Citando fonti mediche, il sito di notizie Médias24 ha segnalato un "afflusso massiccio" di feriti negli ospedali di Marrakech.   

Oltre a Marrakech, lo shock è stato avvertito anche a Rabat, Casablanca, Agadir ed Essaouira.  "Verso le 23, abbiamo sentito una scossa molto violenta, ho capito che era un terremoto. Ho visto edifici muoversi e sono uscito. La gente era sotto shock e nel panico. I bambini piangevano, i genitori erano sconvolti", ha detto al telefono all'AFP Abdelhak El Amrani, 33 anni, residente a Marrakech.   

"La corrente è andata via per 10 minuti, anche la rete (telefonica), ma è stata ripristinata. Tutti hanno deciso di restare alla'aperto", ha aggiunto. Secondo le immagini trasmesse dalle reti, parte di un minareto è crollato nella famosa piazza Jemaa el-Fna, cuore pulsante di Marrakech, lasciando ferite due persone. "Abbiamo sentito delle urla al momento della scossa. La gente è nelle piazze, nei caffè, preferendo dormire fuori. Ci sono pezzi di facciate che sono caduti," un residente di Essaouira, 200 km a ovest di Marrakech, ha detto all'AFP.  Il 24 febbraio 2004 un terremoto di magnitudo 6,3 gradi della scala Richter aveva scosso la provincia di Al Hoceima, 400 km a nord-est di Rabat, uccidendo 628 persone e provocando ingenti danni materiali. E il 29 febbraio 1960, un terremoto distrusse Agadir, sulla costa occidentale del paese, provocando la morte di oltre 12.000 persone, ovvero un terzo della popolazione della città.

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