Ucraina, Kiev ci ripensa: "La guerra può finire senza riconquista totale"
Colpo di scena nel conflitto russo-ucraino: il consigliere di Zelensky, Podolyak, apre a una possibile pace
Guerra Russia Ucraina, Usa: “Nessun colloquio con la Russia senza il coinvolgimento di Kiev”
Gli Usa "non avranno discussioni con la Russia sulla pace in Ucraina senza che Kiev ne sia parte". Lo ha ribadito il portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale statunitense, John Kirby, in un briefing con la stampa. "Non stiamo partecipando a discussioni sulla fine della guerra con la Russia", ha aggiunto, sottolineando che Washington "si affida a Zelensky. Spetta a lui decidere quando".
Ucraina, Mosca: “Attaccati obiettivi militari e infrastrutture"
Il ministero della Difesa russo ha reso noto che i suoi attacchi in Ucraina oggi sono stati diretti "alle infrastrutture militari ed energetiche" e che hanno "danneggiato impianti di produzione di missili". "Tutti gli obiettivi sono stati raggiunti", ha aggiunto il portavoce, Igor Konashenkov.
Ucraina, Mosca accusa forze Kiev: “Hanno giustiziato 10 prigionieri di guerra”
Il ministero della Difesa russo ha accusato le forze militari ucraine di aver giustiziato almeno dieci prigionieri di guerra, denunciando che si tratta di omicidio "sistematico e intenzionale". Nessuno potrà più dire che le atrocità di Kiev "siano una tragica eccezione". In queste ore le autorità filorusse della regione di Donetsk hanno accusato i militari ucraini di un massacro di soldati russi che si erano arresi nella città di Makivka precisando di disporre di immagini che documentano quanto accaduto.
Ucraina, von der Leyen: “Putin voleva cancellarla, è più forte che mai”
Il presidente russo Vladimir Putin "voleva cancellare l'Ucraina dalle carte geografiche", ma ha "ottenuto l'esatto contrario: la nazione ucraina oggi è più forte che mai". Lo sottolinea la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, parlando al Manama Dialogue, nel Regno del Bahrain.
Guerra Russia Ucraina, il consigliere di Zelensky: "La guerra può finire prima della liberazione di tutti i territori"
"La guerra può finire prima della liberazione di tutti i territori ucraini. Se sarà liberata una grande città, la Russia avrà perso la guerra": arriva il colpo di scena nel conflitto ucraino dopo le pressioni americane. A pronunciare parole di distensione e svolta è il consigliere di Zelensky, Mykhailo Podolyak, che ha aperta a una possibile pace "prima della liberazione di tutti i territori".
Podolyak ha così commentato la dichiarazione del capo di stato maggiore congiunto Usa, Mark Milley, secondo il quale ci sono poche probabilità che Kiev riesca a espellere i russi da tutte le aree sotto il loro controllo, Crimea inclusa, nel prossimo futuro. "Ricorderò semplicemente che il 24 febbraio dissero che la probabilità che l'Ucraina resistesse era dello zero per cento", ha affermato Podolyak, "oggi sono passati nove mesi di questa guerra e l'Ucraina è in una fase di controffensiva e progressi effettivi nella liberazione del suo territorio".
"È possibile una vittoria militare completa al cento per cento? Forse andrà un po' diversamente. Ad esempio, avanzeremo nelle regioni di Lugansk o Donetsk e una grande città occupata dalla Federazione Russa da otto anni, ad esempio Lugansk , cadrà", ha spiegato il funzionario ucraino, "e dopo inizieranno processi irreversibili nelle elite politiche della Federazione Russa, e nella società della Federazione Russa".
"In questo modo, la guerra può finire anche prima di liberare tutto con mezzi militari" in quanto "la Russia avrà perso la guerra", ha sottolineato Podolyak. Il consigliere ha chiesto, in questa fase, "aiuti militari più specifici" ora che il conflitto si è trasformato in una "guerra missilistica". "Dobbiamo concentrarci su questo, ad esempio difesa aerea aggiuntiva, difesa antiaerea, sistemi anti-drone aggiuntivi", ha concluso Podolyak, "in questo modo l'Ucraina raggiungerà la conclusione che consideriamo corretta, sottolineata dal presidente Zelensky: la liberazione dell'intero territorio dell'Ucraina".
Guerra Russia Ucraina, la denuncia del primo ministro Shmyhal: "Metà del sistema elettrico è fuori uso"
Quasi la metà del sistema elettrico in Ucraina risulta disattivato a causa degli attacchi missilistici delle forze russe sulle infrastrutture strategiche del Paese. Lo ha detto il primo ministro, Denys Shmyhal, durante un briefing congiunto con il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Valdis Dombrovskis. "Solo il 15 novembre, la Russia ha lanciato circa 100 missili contro le città ucraine. Quasi la metà del nostro sistema energetico è stato disattivato", ha detto Shmyhal, come riferisce l'agenzia Unian.
Guerra Russia Ucraina, Mosca esclude che il Congresso Usa riconsideri l'assistenza a Kiev"
Il tentativo dei repubblicani statunitensi di verificare il flusso finanziario fornito all'Ucraina non porterà da nessuna parte e non influirà sul sostegno militare a Kiev e sull'atteggiamento anti-russo a Capitol Hill, doe c'è un quasi un consenso completo: lo ha detto a RIA Novosti il vicepresidente del Consiglio della Federazione Konstantin Kosachev.
Un gruppo di repubblicani al Congresso ha presentato la richiesta di un audit sui fondi stanziati per aiutare Kiev. "In questa fase, questa iniziativa appare più come un tentativo dei repubblicani di regolare i conti con l'avversario politico, i democratici, su questo tema, piuttosto che come una richiesta di revisione della politica americana di assistenza militare all'Ucraina", ha detto Kosachev.
Guerra Ucraina, Mosca: "Berlusconi? Accogliamo ogni sforzo per la pace"
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Pesckov, ha risposto a una domanda sulla possibile mediazione si Silvio Berlusconi nel dialogo con Kiev e ha detto: "Accogliamo ogni sforzo per la pace". Peskov ne ha parlato nel consueto briefing mattutino con la stampa, secondo quanto riporta l'agenzia russa Ria Novosti. E' stato il magazine britannico 'Spectator' a scrivere che Berlusconi "ritiene che solo lui possa attirare il suo vecchio amico Vladimir Putin al tavolo delle trattative, e intende farlo prima di Natale".
Secondo l'autore dell'articolo, il jet privato di Berlusconi è "già pronto", perchè il leader di Forza Italia percepisce l'opportunità di trovare un accordo di pace attraverso la sua mediazione come una sorta di "canto del cigno politico". L'articolo nasce da una conversazione con Vittorio Sgarbi, secondo il quale Berlusconi si considera l'unico mediatore possibile: "Berlusconi ama i beau geste", ha detto Sgarbi, citato dalla rivista. "E questo è il gesto che ha in mente. Crede di potercela fare e, se lo farà senza minare la posizione della Nato, entrerà nei libri di storia come un eroe globale".
Intervistato da La Stampa, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha escluso che Berlusconi voglia andare a Mosca: "Falso. Non si va a Mosca così liberamente. In passato avevo detto che Silvio Berlusconi e Angela Merkel sarebbero stati buoni mediatori, magari in ambito Onu, vista la loro conoscenza personale con Putin, pur in una chiara collocazione atlantica. Ma questa proposta ormai è superata dai fatti". E ha insistito: "Berlusconi è uno statista, non è che prende l'aereo e parte così. Non è il suo modo di fare".
Stamane comunque Peskov ha ripetuto che il Cremlino plaude a qualsiasi sforzo di 'peacekeeping' nella crisi in Ucraina. "Il presidente Putin ha ripetutamente sostenuto che siamo sempre felici di accogliere e sostenere qualsiasi sforzo per mantenere la pace". E poi ha aggiunto: "Quanto all''attirare' qualcuno, farebbero meglio ad attirare il presidente Zelensky da qualche parte".
Guerra, Dombrovskis da Zelensky: "Ho ribadito la solidarietà dell'Ue con l'Ucraina"
Il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovksis, si è recato a Kiev dov'è stato ricevuto dal presidente Volodymyr Zelensky. "E' stato un buon incontro. Ho ribadito la solidarietà dell'Ue con l'Ucraina mentre la Russia continua la sua brutale guerra, uccidendo cittadini e distruggendo infrastrutture. Abbiamo anche discusso del sostegno finanziario di emergenza dell'Ue per favorire l'integrazione economica dell'Ucraina e il processo di adesione all'Unione", ha spiegato Dombrovskis in un tweet. L'Ucraina ha annunciato venerdì la riapertura della linea ferroviaria tra la capitale Kiev e Kherson, una settimana dopo il ritiro dell'esercito russo dalla città meridionale. "La prima corsa si svolgerà oggi alle 22:14 dalla capitale e arriverà domani intorno alle 09:00 a Kherson", ha indicato su Facebook un funzionario locale, Sergiy Khlan, precisando che "a bordo del treno viaggeranno circa 200 passeggeri".