Zelensky in Turchia e Yellen in Cina. Ucraina-Usa verso disgelo internazionale

Il presidente ucraino ha discusso con Erdogan sui temi chiave del conflitto in corso: armi, grano e ingresso nella Nato, prima di recarsi a Bratislava

di Redazione Esteri
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Rapporti Usa-Cina: “Dev’esserci una sana competizione economica, senza creare malintesi”

Gli Stati Uniti mirano a distendere i rapporti con la Cina. È quel che traspare dalle parole della segretaria al Tesoro americano Janet Yellen che ha illustrato al premier cinese Li Qiang a Pechino "l'approccio economico dell'amministrazione nei confronti della Cina". La politica degli Usa a quanto dichiarato sarebbe quella di creare: “Una sana competizione economica che non preveda che il vincitore si prenda tutto, ma che invece, attraverso un insieme di regole eque, possa avvantaggiare entrambi i Paesi nel tempo".

Yellen - si legge nel testo riportato sul sito del ministero del Tesoro di Washington - ha ricordato che "lo scorso novembre, il presidente Biden e il presidente Xi hanno avuto a Bali il loro primo incontro di persona", e che in quell'occasione "hanno sottolineato che i nostri paesi dovrebbero intensificare gli sforzi costruttivi per la stabilità macroeconomica e affrontare le sfide globali condivise". "Sono a Pechino per costruire in quella direzione", ha proseguito.

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"Ci sono anche importanti sfide globali in cui gli Stati Uniti e la Cina hanno il dovere - sia nei confronti dei nostri Paesi che del mondo - di cooperare", ha aggiunto avvertendo che "gli Stati Uniti, in determinate circostanze, dovranno perseguire azioni mirate per proteggere la propria sicurezza nazionale. E potremmo non trovarci d'accordo in questi casi. Tuttavia, non dobbiamo permettere che qualsiasi divergenza porti a malintesi che peggiorino inutilmente le relazioni economiche e finanziarie bilaterali".

"Sono d'accordo - ha proseguito la segretaria americana - con quanto lei ha affermato nel suo intervento al World Economic Forum dicendo che 'le differenze non dovrebbero essere motivo di allontanamento', ma un motore per una maggiore comunicazione e scambio e sSpero che questa visita possa stimolare canali di comunicazione più regolari tra i nostri due paesi".

Zelensky a Istanbul da Erdogan per parlare di armi e ingresso Nato

Di pari passo, Zelensky coltiva lo stesso sentimento "pacificatore" di Biden e vuole dare un taglio alle ostilità con la Turchia. Lo dimostra la sua presenza a Istanbul, su invito del presidente Erdogan. Dallo scoppio del conflitto con la Russia, è la prima volta che il presidente ucraino mette piede in Turchia.

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Al centro dei temi di discussione tra i due capi di Stato c’è il prossimo summit Nato previsto a Vilnius l'11 e 12 luglio. In quell’occasione, i membri dell'Alleanza atlantica discuteranno su come aumentare il sostegno all'Ucraina in termini di sicurezza.  Ma non è tutto. Zelensky vorrebbe cogliere l’occasione dell’incontro in Lituania per perorare ancora la causa dell’ingresso ucraino nella Nato. Oltre a questo, nel corso dell’incontro il presidente ucraino ha chiesto il sostegno di Erdogan in termini di armamenti, contraerea e aerei da guerra per respingere gli attacchi russi.

Del resto, lo stesso Erdogan al termine di un consiglio dei ministri - lo scorso lunedì - aveva dichiarato che la Turchia continuerà a lavorare per favorire il dialogo tra Russia e Ucraina e creare le condizioni per un cessate il fuoco.

Ucraina, la fine del corridoio del grano: a rischio il rinnovo dell'accordo

L'accordo sul grano è stato siglato il 22 luglio 2022 a Istanbul tra Turchia, Onu, Ucraina e Russia che ha permesso fino ad ora a 30 milioni di tonnellate di grano e prodotti alimentari di uscire dai porti ucraini dove erano rimaste bloccate a causa della guerra. Ora il patto scadrà il prossimo 17 luglio e Mosca ha già fatto sapere di non avere nessuna intenzione di rinnovare l'intesa, accusando le parti dei non aver tenuto fede ai termini stipulati.

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La Russia infatti ha spinto negli ultimi mesi affinché anche i propri prodotti, in particolare grano e fertilizzanti, potessero uscire seguendo la medesima rotta; una condizione prevista nell'intesa siglata a Istanbul lo scorso anno, ma mai realizzatasi a causa delle sanzioni che pendono sui prodotti russi.

Ciò nonostante, il ministro della Difesa turco, Yasar Guler, ha dichiarato che il dialogo con le parti sta proseguendo e che Ankara continua a portare avanti tutte le iniziative possibili per giungere a un rinnovo dell'intesa.

Quello di Erdogan non è stato però l’unico invito per il presidente Zelensky, che – come si apprende dal portavoce Martin Strizinec – ha colto l’invito della presidente slovacca Zuzana Caputova ed è giunto questo pomeriggio a Bratislava, come ultima tappa del suo lungo tour europeo.

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