Fiere internazionali del vino: Vinitaly in testa. Il sondaggio delle aziende

Il sondaggio sulle fiere del vino vede Verona al primo posto per gradimento, mentre ProWein perde consensi in favore di Wine Paris che invece è in crescita

a cura di Redazione
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La rivincita di Vinitaly nella prima inchiesta indipendente sulle fiere internazionali del vino

Vinitaly è sul podio delle fiere internazionali del vino. A fare una panoramica sul settore wine è la rivista Civiltà del bere, che ha intervistato oltre 200 aziende vitivinicole italiane per tastare l'indice di gradimento sui grandi eventi internazionali da parte degli imprenditori. Dalla ricerca, è emersa una classifica di presenze che vede in prima fila proprio la fiera con sede a Verona (a cui ha preso parte il 78,7% degli intervistati), seguita da ProWein (53,6%), Wine Paris & Vinexpo Paris (11,6%) e dalla London Wine Fair (5,8%).

Dal lavoro, presentato durante l'appuntamento biennale VinoVip al Forte, sono emersi però anche elementi di criticità: il 13% di queste aziende ha dichiarato di non aver partecipato a nessuno delle fiere prese in esame a causa del costo, ritenuto insostenibile per le piccole imprese, e per il modello che viene indicato come "obsoleto". Dallo studio si evince infatti che le quattro manifestazioni fieristiche, pur essendo tuttora ritenute un momento imprescindibile per le pubbliche relazioni, necessitano di un rinnovamento: i produttori richiedono la "gestione degli incontri in loco, che devono essere necessariamente sviluppati attraverso una pianificazione, la raccolta delle informazioni e una declinazione in funzione di obbiettivi precisi. Le fiere devono tornare attrattive per il pubblico di buyer, offrendo maggiori spunti di profilazione, contenuti e suggerimenti di percorsi efficaci per una migliore gestione dei tempi".

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L'appuntamento italiano di Vinitaly, invece, dopo qualche anno di incertezza, torna ad alti indici di gradimento da parte delle aziende (con un 87,9% di valutazione positiva). La collocazione della fiera nelle prime settimane di aprile continua a convincere, così come la logistica e la presenza di un pubblico di buyer, stampa e Horeca interessante, mentre vengono giudicati critici la durata e i costi della manifestazione, alla base dei dubbi sulla partecipazione del prossimo anno per alcune aziende (il 12% degli intervistati).

A seguire ProWein, che viene per la prima volta messa in discussione, con un 27,2% di aziende che si dichiarano poco soddisfatte. A pesare sono la logistica e i servizi della fiera di Düsseldorf, oltre ai costi sia per l’iscrizione che per soggiorno e trasporti. Come segnalato da alcuni produttori, ProWein potrebbe essere sostituita da Parigi come fiera internazionale a cui guardano le aziende italiane.

D'altra parte, Wine Paris & Vinexpo Paris si stanno rivelando la sorpresa dell’anno, con un indice di gradimento del pubblico che va all’80,7% grazie a fattori come il costo di partecipazione, la scelta delle date, la durata dell’evento e alla perfetta logistica e organizzazione della fiera e della città. Pur essendo ancora scarsa la presenza di giornalisti e buyer, il 46,7% delle aziende ha dichiarato di aver già riconfermato la presenza per il prossimo anno, in previsione di una crescita dell’evento. Fanalino di coda la London Wine Fair, ultima anche in ordine di arrivo. Solo il 5,8% delle aziende intervistate ne ha preso parte e il 78,2% del panel dichiara di non aver intenzione di tornare in particolare a causa della scelta date, poiché a maggio i giochi commerciali sono già fatti.

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