Salute, l’attività fisica riduce tra il 30% e il 60% il tasso di mortalità

I medici di famiglia “prescrittori” della corretta attività fisica ai troppi sedentari

di Daniele Rosa
Medicina

Salute, più attività fisica, meno rischi di mortalità 

“Il tasso di mortalità nelle persone attive si riduce tra il 30% e il 60% rispetto a quelle che non lo sono, e l'esercizio riduce l'incidenza, in misura maggiore o minore, di quasi tutte le malattie. I vantaggi sono evidenti e le prove accumulate sono enormi ma oltre il 70% delle persone non seguono queste indicazioni” lo ha rilevato un team guidato dall'Unità di ricerca sull'assistenza primaria Bizkaia del Servizio sanitario spagnolo pubblicati sul British Journal of General Practice. I ricercatori internazionali hanno seguito 3.357 pazienti inattivi per 15 anni in 11 centri di assistenza primaria. I risultati hanno mostrato che coloro che hanno seguito le raccomandazioni minime (150 minuti a settimana di attività moderata o 75 di attività vigorosa) è stata inferiore di quasi il 50% rispetto a coloro che sono rimasti inattivi.

Salute, per gli over 40 salutari pochi minuti a settimana di attività fisica

Inoltre, e questo è un dato preoccupante, il 20% dei decessi avuti nel gruppo durante lo studio, non si sarebbe verificato se tutti i pazienti inattivi avessero rispettato le raccomandazioni. Un altro dato importante emerso nello studio (studio che ha preso in considerazione il paziente tipo di un medico di base) è che per gli over 40 basterebbero davvero pochi minuti a settimana (circa 60) di attività moderata per avere un rischio di mortalità ridotto di circa il 30%. Per far cambiare un diverso stile di vita a persone da anni inattive è però determinante il consiglio del medico di famiglia. Uno dei principali problemi in questo ambito è che, per aiutare pazienti con patologie cardiovascolari, di diabete o addirittura di tumori, sarebbero necessari medici preparati a prescrivere piani di attività fisica “tailor made”. Come per i farmaci, anche l’attività fisica va prescritta in dosi e tempi diversi da paziente a paziente.

Salute, troppi bambini e adulti "incollati" a televisori e computer

Molto spesso in alcuni paesi, tra cui Italia e Spagna, bambini e adulti sono incollati agli schermi di televisioni e computer. Molte persone vivono in luoghi dove non ci sono aree verdi o dove l’attività fisica è difficile. In molti paesi europei, le persone vanno al lavoro in bicicletta mescolate ad un traffico ostile e pericoloso. Stante questa situazione è necessario partire dai piani scolastici, dove l'educazione fisica è invece più orientata allo sport che all'educazione dell’esercizio duraturo nella vita.

Le città dovrebbero essere trasformate pensando all'esercizio fisico che rappresenta un investimento per la salute mentale e fisica. Sono tanti i sanitari che confermano come il solo consiglio medico a una persona che si presenta al consulto, semplicemente raccomandando di smettere di fumare, abbia un impatto significativo. Il medico di famiglia, a differenza del medico d’ospedale, vede il paziente più volte e può seguirlo avendo un impatto sul suo comportamento. L’esercizio fisico deve essere una vera e propria prescrizione, come accade con altri farmaci. La “ricetta” deve essere adattata alle condizioni di ogni persona sedentaria nella certezza che il movimento rappresenta per tutti un grande beneficio.

 

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