M4: il Comune di Milano tentato di cedere le proprie quote

Il trasporto pubblico inciderà per un miliardo di euro sulle casse del Comune: Palazzo Marino valuta la cessione, almeno parziale, delle quote

Redazione
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M4: il Comune di Milano tentato di cedere le proprie quote

Il Comune di Milano starebbe valutando di cedere almeno una parte delle proprie partecipazioni a M4, la società che gestisce la linea blu della metropolitana.  Il motivo? Una valutazione più ampia sui costi per il trasporto pubblico locale, notoriamente molto onerosi per Palazzo Marino. A pieno regime, la M4 costerebbe dal 2025 circa 100 milioni all'anno. Complessivamente, linee della metro, bus e tram incidono sulle casse del Comune per circa un miliardo l'anno. Da qui l'idea, riportata oggi da Repubblica, di cedere le quote. A chi? In prima linea nella gara che andrebbe organizzata ci sarebbero i grandi fondi che investono nelle infrastrutture, come F2i. Ma anche soggetti stranieri come Vauban.

M4: la suddivisione delle quote

Attualmente la ripartizione delle quote vede il 66 per cento in mano al Comune di Milano e l'11,3 per cento  a Hitachi Rail. Quindi WeBuild e Astaldi con il 9,6 per cento ciascuno.Quote marginali per Atm (2,3 pe cento), Sirti, AnsaldoBreda. Il valore d'impresa complessivo della società M4 è valtato in circa 550 milioni. Ed anche altri soci privati, riferisce Repubblica, cercherebbero acquirenti.

M4: il 30 giugno il prolungamento sino a San Babila

Nel frattempo ieri proprio Sala assieme al ministro Matteo Salvini ha effettuato un sopralluogo ai cantieri: confermata la data del 30 giugno per il prolungamento sino a San Babila. Con un numero di passeggeri tra Linate e Dateo di circa 6mila unita al giorno, dato considerato molto positivo.

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