Economia
Mediobanca, record per il bilancio: Nagel supera gli obiettivi del piano
Per il futuro si vuole puntare ancora di più sul wealth management. Vola anche il risultato di Compass
Mediobanca, l'utile vola e supera gli obiettivi del piano industriale
Risultati record per Mediobanca. In questo momento di tassi al rialzo non è una novità, tant’è che tutti gli istituti di credito – da Intesa a Unicredit fino a Bpm – hanno potuto brindare. Piazzetta Cuccia non fa eccezione: gli utili nel primo semestre (Piazzetta Cuccia chiude il bilancio al 30 giugno) hanno raggiunto i 555 milioni, in crescita del 6% ma soprattutto superiori alle attese del piano industriale. Non solo: nel secondo trimestre si è arrivati a 293 milioni di utile netto, cioè il record storico. Record che è anche rappresentato dagli oltre 900 milioni superati nel secondo trimestre dell’anno.
Il ceo Alberto Nagel gongola: “Il livello più alto mai raggiunto di ricavi (1,660 milioni di euro), di utile semestrale (555 milioni) e di redditività (Rote del 14% sui livelli massimi delle banche europee) deriva dal forte posizionamento del Gruppo in business artefici di una crescita costante negli ultimi 15 anni. Il Gruppo ha saputo adattarsi al meglio al nuovo contesto macro registrando una robusta dinamica del margine di interesse, una prudente assunzione di rischio ed una forte generazione e dotazione di capitale”.
Il piano di Nagel è chiaro: bisogna potenziare il wealth management, mentre l’incremento dei tassi ha portato all’incremento dei margini anche per Compass. Già nei giorni scorsi ci eravamo interrogati sulla possibilità di nuove acquisizioni da parte di Mediobanca. Eliminato Fineco che ormai vale 10,5 miliardi, potrebbe tornare nel mirino Banca Generali, che ha chiuso il bilancio con utili in calo. Si vedrà, insomma. Ma Alberto Nagel può brindare a un nuovo successo, un’ulteriore cartuccia al suo arsenale in vista del rinnovo dei vertici della banca che arriverà in autunno.
Al momento Francesco Milleri è impegnato a dirimere le controversie sull’eredità di Leonardo Del Vecchio. Ma la soluzione andrà trovata entro giugno, poi si tornerà a parlare di Piazzetta Cuccia. Non è un mistero che il fondatore di Luxottica fosse pronto a “salire” ulteriormente, trattando con la Bce una modalità di investimento che si mantenesse solo finanziaria ma che gli garantisse un maggiore peso decisionale. La strategia era stata suggerita proprio da Milleri che ora si ritrova, insieme a Romolo Bardin, a gestire il futuro di Delfin. Si tornerà a ballare? Nagel è tranquillo, ha dalla sua il peso dei numeri.