Alluvione in Emilia, Bonaccini: "Commissario? Facciano chi vogliono"

Le parole del presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini

di redazione politica
Politica

Bonaccini: "Se si ferma l'Emilia-Romagna si ferma parte del Paese"

"Io non voglio fare polemiche" ma "non è un caso che altri presidenti hanno detto che sarebbe curioso non fosse così" cioè che il commissario alla ricostruzione dopo l'alluvione sia un presidente di Regione. "Facciano chi vogliono. L'importante è che facciano presto perché noi dobbiamo tenere insieme le due cose, perché se si ferma la Romagna e l'Emilia - Romagna, si ferma una parte del Paese".

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Così, rispondendo ai cronisti a Bologna, il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. "Vorrei ricordare che il Pil della zona colpita dal terremoto all'epoca era del 2%" mentre oggi "è più alto di allora", aggiunge Bonaccini, "quindi vuol dire che gli investimenti vengono anche ripagati giustamente verso lo Stato".

Giorgia Meloni "ci ha definiti 'locomotiva d'Italia' - sottolinea il presidente regionale -, io l'ho ringraziata e quindi si comprende immagino, dalle parti del governo e di Roma, che questa parte del paese ha bisogno di ripartire perché', per quanto reagisca da sola, gli emiliano romagnoli non hanno bisogno di qualcuno che gli dica 'datevi da fare', si danno da fare anche da soli, hanno però bisogno, come è stato per il terremoto, di risorse e di poter lavorare insieme". Il governo sappia "che ogni settimana chiederemo una convocazione a Roma", conclude.

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