Case green, Pichetto: "In Italia sono 11 mln non a norma, cifre astronomiche"
Il ministro dell'Ambiente: "Direttiva troppo rigida, siamo contrari alla decisione dell'Ue. Questa misura va rivista. C'è il rischio anche di svalutarle"
Case green, Pichetto: "Attenzione alla svalutazione, ci opporremo"
L'Europa ha deciso: dal 2033 tutte le case dovranno essere almeno di classe energetica D. La scelta dell'Ue ha spiazzato soprattutto l'Italia, da sempre contraria a causa della ristrettezza dei tempi. La posizione del governo sul tema la ribadisce il ministro dell'Ambiente. "È bello - spiega Pichetto Fratin al Corriere della Sera - ammantarsi di ideali, ma in Italia abbiamo circa 31 milioni di unità. Di queste 15 milioni sono oggetto di classificazione. Anche se molte sono escluse in quanto sotto i 100 metri quadrati, vincolate o per altri motivi, le abitazioni da portare in classe F al 2030 sarebbero comunque circa 5,1 milioni e quelle da portare in classe D al 2033 ammonterebbero a 11,1 milioni». Dopo il primo sì alle case green del Parlamento europeo, Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, promette battaglia per modificare la direttiva.
"Nessuno mette in dubbio l’obiettivo al 2050 ma si deve procedere per gradi. Devono essere gli Stati nazionali a valutare il percorso da seguire rispetto al patrimonio immobiliare di ogni Paese. "E va fatta - prosegue Pichetto Fratin al Corriere - una valutazione rispetto ai numeri. Se con il Superbonus, spendendo 110 miliardi, siamo riusciti a intervenire su 360 mila immobili, quanto servirebbe per intervenire entro il 2030 su quasi 15 milioni di unità immobiliari? Si tratterebbe di cifre astronomiche che non possono permettersi né lo Stato né le famiglie italiane. A parte l’impossibilità di rispettare i vincoli prospettati, si potrebbe verificare anche una ricaduta svalutativa. L’Italia farebbe fatica a ratificare una direttiva di questo genere. Ma io sono un europeista convinto e sono fiducioso che si troverà un accordo".