Covid, "50 morti alla settimana. E aumenteranno". Parla Pregliasco

"Il ministero dovrà avere una presi di posizione forte"

Di Alberto Maggi
Lorenzo Pregliasco
Politica

"E' importante vaccinare fragili e azioni, serve un'alta attenzione a livello istituzionale, sorveglianza e monitoraggio"

 

"E' presumibile che ci sarà un incremento di casi, ma nella maggior parte dei casi non gravi e non a livello imponenti". Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli Studi di Milano, fa il punto sulla situazione dell'aumento dei casi di Covid con Affaritaliani.it. "E' importante vaccinare fragili e azioni, serve un'alta attenzione a livello istituzionale, sorveglianza e monitoraggio".

"Temo però che non ci sarà una grandissima adesione ai vaccini per la stanchezza e la negatività che arriva sempre da una certa parte di no vax e di dubbiosi. Il ministero e le regioni dovranno avere una presa di posizione forte". Vaccino obbligatorio? "No, ma ma un conto è raccomandarlo in modo forte e serio e un conto è farlo in modo freddo".

Il governo Meloni sta sottovalutando il Covid? "Sta seguendo quello che ha sempre detto anche in passato e mi auguro che capisca l'importanza di impegnarsi soprattutto in una fase come questa di risalita dei contagi".

Quando ci sarà il picco? "La fase di crescita continuerà nelle prossime settimane anche con la commistione con l'influenza. Fragili e anziani devono fare i tamponi così, nel caso, possono assumere i farmaci antivirali. Difficile dire quando ci sarà il picco perché il Covid non è stagionale come l'influenza".

"Oggi - spiega Pregliasco - ci sono circa 50 morti alla settimana tra fragili e anziani, poco o non vaccinati. Il numero di vittime aumenterà certamente nelle prossime settimane e nei prossimi mesi anche se in modo proporzionalmente inferiore rispetto al passato perché nei giovani e negli adulti sani il virus colpisce meno. Magari però con febbrone pesante", conclude.

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