Dopo la batosta alle amministrative Elly Schlein torna sotto attacco nel Pd
La segretaria fallisce il primo test elettorale e sente aumentare il malumore interno
Elly Schlein sotto attacco nel Pd
“Adesso che succede?” si domandano in Largo del Nazareno dopo il risultato catastrofico delle elezioni amministrative. Vicenza strappata per un pugno di voti alla destra, per il resto è un cappotto, un tennistico 6-1 che non potrà non avere conseguenze. Il Pd è in subbuglio e le fronde, le mille anime che popolano questo partito fin dalla sua fondazione, sono pronte a menare fendenti contro Elly Schlein. La quale, da segretario, per il momento non ha avuto grande fortuna. Dal 12 marzo 2023, data in cui la deputata dei Dem ha sconfitto Stefano Bonaccini alle primarie del partito, di positivo per la politica svizzera ci sono stati solo i sondaggi che davano il suo partito in lento ma progressivo avvicinamento ai Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.
Se già qualche malumore iniziava a covare in Largo del Nazareno, con la fuoriuscita di alcuni esponenti (ultimo in ordine di tempo Enrico Borghi) verso il Terzo Polo, ora la situazione si fa incandescente. Lorenzo Guerini, Dario Nardella, Michele Emiliano: sono molti i “big” del partito che non hanno digerito le scelte della segretaria. A partire dal cambio dei capigruppo a Camera e Senato, passando per una comunicazione molto incentrata su temi come i diritti LGBT e migranti e meno su economia e finanza, per concludere con interviste a Vogue e polemiche su armocromosti vari.
Insomma, c’è di nuovo aria di crisi: la Schlein è finita sotto il fuoco amico. Si susseguono i “pizzini” in cui viene definita ora rancorosa, ora cattivella, ora vendicativa. Palesemente messaggi mandati dalle varie fronde per far capire alla segretaria che la luna di miele – se mai c’è stata – è già finita. Stia attenta, onorevole: ha da poco celebrato i suoi 38 anni, ma non permetta ai suoi colleghi di partito… di farle la festa.