Elezioni europee 2024: le proiezioni (clamorose) sui risultati. Tutti i dati
Elezioni europee 2024: FdI oltre il 30% e Lega al 10. Il Pd doppierà il M5S
Che cosa succederà alle Europee del 2024?
A cura di Alessandro Amadori, Direttore Scientifico di Yoodata
Le prossime elezioni europee si terranno tra un anno, nel 2024, e le previsioni sui possibili risultati sono oggi un esercizio teorico, sicuramente limitato dalla lontananza temporale dell’evento elettorale. Tuttavia, sulla base dei risultati ottenuti dai vari partiti alle scorse elezioni regionali, e in accordo con i trend evidenziati dai sondaggi sulle intenzioni di voto, pubblicati nelle ultime settimane, possiamo avanzare qualche ipotesi su quale potrebbe essere il risultato della tornata elettorale continentale.
Dal punto di vista della serie storica dei dati, nell’ultimo decennio le elezioni europee hanno seguito di un anno quelle legislative, e nelle ultime due tornate hanno premiato il partito, o uno dei partiti, al governo. Hanno cioè dato risultati “filo-governativi”. Concretamente, il PD di Renzi passò dal 25% delle elezioni politiche del 2013 al 40% delle europee del 2014; la Lega di Salvini passò dal 17% delle politiche del 2018 al 34% delle europee del 2019.
L’osservazione di questa regolarità statistica fa quindi pensare che, nel 2024, il partito Fratelli d’Italia guidato dalla premier Giorgia Meloni possa ulteriormente consolidarsi rispetto alla quota del 26% raggiunta lo scorso anno. Tuttavia, dal momento che il suo consenso nel 2023 è stato già ragguardevole, la nostra ipotesi è che nel 2024 si avrà sì un ulteriore salto quantico verso l’alto di FdI, ma proporzionalmente più contenuto rispetto agli exploit che ebbero prima il Pd di Renzi poi la Lega di Salvini. Avremo comunque FdI sopra quota 30%, con la Lega attorno al 10% e Forza Italia all’8%. Con gli alleati minori, la coalizione dei centro-destra sfiorerà dunque quota 50%, ossia il massimo già raggiunto nel 2018 grazie alla grande performance (di allora) della Lega.
Il Partito Democratico potrebbe a sua volta salire e portarsi al 24%, superando il risultato ottenuto nel 2019, mentre è probabile che sia il Movimento 5 Stelle a decrescere, probabilmente fino al 12-13%, per un processo di riequilibrio di voto a favore del Partito Democratico (tornato a presidiare, con l’affermarsi di Elly Schlein come nuova segretaria, anche un elettorato più spostato a sinistra).
Per Azione-Italia Viva non si dispone di risultati pregressi alle elezioni europee, per cui reputiamo in via prudenziale che questa formazione possa raggiungere un risultato attorno al 7-8% (analogo a quello conseguito alle elezioni politiche del 2022, se la sua organizzazione sul territorio si sarà sufficientemente radicata, nel corso del prossimo anno).
Le altre formazioni non dovrebbero mostrare variazioni significative rispetto ai risultati delle scorse politiche.
In conclusione, è probabile che nel 2024 vedremo il prolungarsi dell’onda di crescita di FdI, accompagnato e controbilanciato da un’onda minore di crescita per il Pd di Elly Schlein. Solo una suggestiva ipotesi, oppure una realtà fattuale? Lo scopriremo strada facendo.