Governo, rimpasto? Malumore a Chigi: 3 ministri rischiano. Ecco chi sono

Migranti, Pnrr, Ue, Lavoro. Cresce il malumore a Palazzo Chigi

di Redazione
Politica

Governo, ipotesi rimpasto entro l'estate

C'è tensione a Palazzo Chigi. Inutile negarlo. Le cose non stanno andando come sperato, su diversi fronti. E ormai non vale più prendersela con il governo precedente (vedi l'ira di Mario Draghi). L'esempio più lampante è quello dell'immigrazione, ormai il caos regna sovrano e la situazione degli sbarchi è del tutto fuori controllo. Con il governo Meloni arrivano più migranti irregolari rispetto a quando c'erano Draghi e il Conte II giallo-rosso con Luciana Lamorgese al Viminale.

Sul territorio, nel Centrodestra, il malumore cresce di giorno in giorno. Sindaci di Lega e Fratelli d'Italia vengono chiamati dai prefetti per trovare posti dove ospitare i migranti e la base dei partiti che promettevano lo stop agli sbarchi e il blocco navale è in subbuglio. Malgrado la difesa a spada tratta da parte di Matteo Salvini, se, soprattutto con l'arrivo dell'estate e di una condizione del mare stabile, gli sbarchi dovessero ulteriormente aumentare, a rischiare seriamente la poltrona sarebbe il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, tecnico di area Lega non molto abile nella comunicazione, che sta deludendo la presidente del Consiglio. Meloni vorrebbe un suo uomo all'Interno, spostando magari Francesco Lollobrigida dalle Politiche Agricole al Viminale.

L'altro grande dossier che preoccupa in questi giorni è quello del rapporto con l'Europa. I ritardi del Pnrr, se non dovessero risolversi a breve e ci fossero ulteriori intoppi, in teoria - secondo alcune voci - potrebbero costare la poltrona al ministro Raffaele Fitto, che ha proprio la delega del Pnrr e che l'altro giorno ha strigliato i colleghi. Ma Fitto è tra i fedelissimi della premier, nella cerchia più ristretta di Meloni, e fonti quailificate di Fratelli d'Italia lo considerano intoccabile, a prescindere da come finisca la partita del Pnrr. Gilberto Pichetto Fratin, responsabile di Ambiente ed Energia, non ha portato a casa molto dall'Europa.

Anzi, finora ha rimediato due clamorose sconfitte per l'Italia: la prima sulle case green (una patrimoniale di fatto per gli italiani) e l'altra sui biocarburanti che, nonostante ci siano ancora speranze che l'Ue dica sì (in cambio di concessioni, come ha scritto Affaritaliani.it), sono stati finora esclusi a differenza degli e-fuel (vittoria della Germania). Ma c'è una quarta ministra che viene considerata debole e che, in caso di rimpasto prima o durante l'estate, potrebbe dover lasciare l'esecutivo ed è la responsabile del Lavoro Marina Calderone.

Anche qui molti i dossier aperti e pochi i risultati ottenuti finora, su un fronte chiave per l'economia. Dal rinnovo dei contratti alla riforma del reddito di cittadinanza, dalle politiche attive per il lavoro alla riforma delle pensioni (in alto mare): i motivi di insoddisfazione per Palazzo Chigi sono diversi. Si tratta di scenari, di ipotesi, di rumor e di indiscrezioni. Ma tra deputati e senatori questo è il tris di ministri che potrebbero saltare nei prossimi mesi, magari non tutti. Molto dipenderà da come andranno le cose sui vari dossier aperti.

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