Guerra, il vertice Gb-Francia-Germania con Zelensky. L'Italia è stata esclusa

La premier Meloni dovrà accontentarsi di un bilaterale a Bruxelles con il presidente ucraino. Ecco il perché del mancato invito al tavolo che conta

Giorgia Meloni e Vladimir Zelensky
Politica

Guerra Russia Ucraina, Italia sempre più ai margini. Il retroscena

La guerra in Ucraina continua senza sosta ormai quasi da un anno e Putin non ha nessuna intenzione di negoziare per la pace. Per questo il presidente ucraino Zelensky ha deciso di muoversi in prima persona per andare a far visita ai suoi principali alleati europei, ma nel vertice decisivo per il nuovo invio di armi e la strategia anti Mosca l'Italia è stata esclusa. Volodymyr Zelensky - si legge su Repubblica - arriva in Europa occidentale, va a ringraziare l’alleato britannico che più di tutti ha dato sostegno militare all’Ucraina, e poi a sorpresa fa tappa a Parigi per un incontro congiunto con Emmanuel Macron e Olaf Scholz. Il presidente ucraino, che dall’inizio della guerra era andato solo negli Stati Uniti, vuole rimotivare il fronte europeo in un momento in cui la Russia sta tornando all’offensiva. Zelensky sarà oggi a Bruxelles in occasione del consiglio Ue, un appuntamento in parte atteso mentre la vigilia a Parigi è un fuori programma in formato franco-tedesco, escludendo gli altri partner, a cominciare dall’Italia.

Scegliendo Parigi, - prosegue Repubblica - Zelensky vuole celebrare un cambio di passo di Macron. Il presidente ucraino non aveva apprezzato le dichiarazioni del leader francese a proposito della necessità di «non umiliare la Russia». Macron ha poi promesso di accompagnare Kiev “fino alla vittoria”. «Credo che sia cambiato», dice Zelensky al Figaro. «Dopo tutto è stato lui ad aprire la porta alle consegne dei carri armati», ha proseguito, alludendo alla consegna di tank leggeri decisa da Macron a gennaio. Per Meloni tutto è rimandato al faccia a faccia di oggi con Zelensky. Come risponderà di fronte alle richieste che il presidente ucraino rivolgerà a lei come agli altri leader europei? Avrà la forza per dire un sì convinto alla richiesta di ulteriori armi (compresi aerei da combattimento) e sanzioni per la Russia? Potrà farlo senza suscitare i malumori della Lega e di una parte di Forza Italia? Quesiti che restano sullo sfondo della grande questione del collocamento internazionale del nostro Paese, "atlantista ma col freno a mano tirato", come l'ha definita un esponente di Fi.

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