Migranti, "così fermeremo sbarchi e morti in mare". Il piano del governo
Intervista al capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Tommaso Foti sul boom di migranti
Migranti, il capogruppo alla Camera Foti: "Il blocco navale altro non è che fermare e scoraggiare le partenze"
Di fronte alle prospettive di centinaia di migliaia di migranti che potrebbero arrivare in Italia, che cosa si può fare?
"I servizi di sicurezza sostengono che porterebbero esserci più di 658 mila persone pronte ad approdare in Italia, dalla Libia dalla Tunisia e dal Libano. Una vera e propria emergenza, che conta numeri ingestibili per la nostra Nazione. Il governo Meloni è subito intervenuto muovendosi su diversi fronti: da una parte verranno colpiti gli scafisti e gli organizzatori di questi viaggi della morte, con l’inasprimento delle pene, dall’altra è fondamentale che il paese di approdo non venga lasciato solo e a questo scopo è stata richiesta una reale partecipazione europea. Da ultimo è fondamentale l’attuazione del piano Mattei che permetterà uno sviluppo dell’Africa. L'Unione Europea condivide l’approccio dell’Italia e l’idea che sia necessario agire con accordi umanitari e di cooperazione con le Nazioni di origine di queste persone. È poi innegabile che l'immigrazione è ormai diventa un tema di geopolitica. Così come è evidente che vi è la possibile regia di una guerra ibrida che si realizzerebbe con l’apporto della divisione Wagner, mercenari al soldo della Russia, ai danni dell’Europa, utilizzando il suo peso rilevante in alcuni paesi Africani".
Esiste ancora l'ipotesi di blocco navale proposta da Fratelli d'Italia in campagna elettorale?
"Uno Stato serio controlla e difende i propri confini. Il blocco navale altro non è che fermare e scoraggiare le partenze. Per questo, da una parte, il premier Meloni ha dichiarato che verranno fatte vere e proprie campagne nei paesi di origine di queste persone per raccontare quanto la realtà sia distante da quella che viene loro raccontata e informarli di quali rischi corrono a mettersi nelle mani dei criminali. Dall’altra qualsiasi operazione in mare non può prescindere da un coordinamento a livello europeo".
La proposta di tornare ai decreti Salvini del 2018 è percorribile?
"Il decreto Flussi in vigore è stato votato all'unanimità da tutti i ministri, ma non è blindato. II passaggio parlamentare permetterà un ragionamento ulteriore per migliorare la norma. Lo scopo primario del governo Meloni è quello di evitare continue ed inaccettabili morti in mare, fermando il traffico clandestino da parte di scafisti senza scrupoli. L'obiettivo è arrivare a una gestione dei flussi regolari in corrispondenza con le esigenze delle imprese e del settore produttivo nazionale. Sarà consentito l'ingresso e il soggiorno per lavoro subordinato allo straniero residente all’estero che completa un corso di formazione professionale e civico-linguistica organizzato sulla base dei fabbisogni manifestati al Ministero del lavoro e delle politiche sociali dalle associazioni di categoria del settore produttivo interessato".