Pd, Gentiloni al posto di Schlein. Ecco perché attacca Meloni. Il piano
Che cosa c'è dietro i siluri del commissario Ue del Pd contro il governo italiano
Gentiloni potrebbe anche essere la carta di Sergio Mattarella per un governo di unità nazionale, anche se con questi numeri in Parlamento l'operazione risulta quasi impossibile
Flop di Elly Schlein alle elezioni europee, magari quel 17% scappato di bocca a Nicola Zingaretti, e dimissioni immediate della segretaria. E' lo scenario più probabile - stando a fonti Dem qualificate - che spiegano le manovra di Paolo Gentiloni, commissario europeo Dem, contro il governo di Centrodestra che ha scatenato l'ira di Matteo Salvini appoggiato dalla premier Giorgia Meloni.
E chi andrà al posto di Schlein alla guida del Pd? Ovvio, Gentiloni. Ecco perché l'ex presidente del Consiglio sta facendo di tutto per mettere in difficoltà l'esecutivo, addirittura con la proposta di relegare l'Italia in serie C per il debito pubblico. Una manovra politica che parte da Bruxelles muovendosi sulla riforma del Patto di Stabilità Ue e del rigore sul rapporto deficit/Pil per scalare il Pd. Accreditarsi come l'uomo in grado di combattere davvero sul campo la destra italiana.
Nei fatti, non a parole come ha fatto Schlein finora ad esempio sul salario minimo. D'altronde la fuga di dirigenti Dem in Liguria di oggi è un'altra mazzata per Schlein e un altro segno di debolezza per la segretaria italo-svizzera. Di fatto, Gentiloni - che sa perfettamente che dopo le prossime elezioni dovrà lasciare il suo ruolo a Bruxelles dove andrà un commissario di Centrodestra (Luca Zaia o Adolfo Urso in position) - sta lavorando per preparare la scalata al partito. Ed è in una posizione di forza per poterlo fare. E' l'unico che può davvero mettere in difficoltà Meloni e la sua maggioranza, non certo le opposizioni in Parlamento, spesso divise e comunque numericamente non in grado di far fastidio all'esecutivo.
Poi, se Meloni dovesse implodere a causa delle tensioni nella maggioranza sulla Legge di Bilancio austera (o lacrime e sangue), Gentiloni potrebbe anche essere la carta di Sergio Mattarella per un governo di unità nazionale, anche se con questi numeri in Parlamento l'operazione risulta quasi impossibile. Intanto si prepara a prendersi il Pd, aspettando il flop di Schlein alle Europee e dimostrando di essere l'unico a fare davvero la guerra al governo delle destre.