Sanremo 2023, il "polemicone" di Salvini e la replica velenosa di Amadeus

Salvini su Mattarella al Festival e il "diritto di svagarsi". Zelensky? La sua assenza "non dispiace"

di Gabriele Penna
Matteo Salvini e Amadeus
Politica

Sanremo 2023, Salvini in polemica con il Festival 

All’indomani della prima del Festival di Sanremo, una raffica di dichiarazioni dirompenti del vicepremier Matteo Salvini infuocano la polemica politica. E chi se ne frega del presidente della Repubblica all’Ariston per la prima volta nella storia dello spettacolo musicale, o dell’Inno cantato da Gianni Morandi insieme al pubblico e allo stesso Mattarella. Quel momento di apparante unità nazionale è durato giusto il tempo di una notte.

Sanremo 2023, Salvini: "Mattarella ha diritto di svagarsi"

Per il leader della Lega anche il capo dello Stato “ha diritto di svagarsi”, ha dichiarato su Rtl. Parole forti, inusuali, quando ci si rivolge al Quirinale. Forse anche per Salvini, che in passato ci ha abituato a dichiarazioni e attacchi non teneri. Proprio l’altro ieri, su affaritaliani.it, si dava merito al segretario del Carroccio e alla “svolta” comunicativa. “Più pragmatico, concreto e moderato”, scriveva il sondaggista e politologo Alessandro Amadori.

Sanremo 2023, incombono le elezioni regionali di Lombardia e Lazio

Tuttavia, il voto regionale di Lombardia e Lazio incombe, e c’è bisogno di campeggiare su siti e social, per conquistare voti e risalire la china del consenso. Il rischio che Fratelli d’Italia faccia il doppio dei consensi della Lega è concreto e con un risultato elettorale misero il potere negoziale all’interno della maggioranza di governo si ridurrebbe ulteriormente. Se Mattarella rappresenta un bersaglio inaspettato, la polemica su Roberto Benigni era quasi scontata.

Sanremo 2023, Salvini contro Roberto Benigni e il monologo sulla Costituzione

”Non penso che la Costituzione abbia bisogno di essere difesa dal palco di Sanremo”, e “riempire il festival di contenuti extra”, a Salvini non piace, perché “se c'è qualche causa che va difesa a Sanremo, significa che siamo un Paese indietro. I diritti delle donne vanno al di là dal Festival", con riferimento al sermoncino di Chiara Ferragni e alla difesa del genere femminile e avvertimento alla campionessa della pallavolo Paola Egonu, “una grande sportiva”, ma che non le venga in mente di “fare una tirata sull'Italia - paese razzista”, perchè gli italiani, “hanno già tanti problemi” e non si vuole che “si sentano colpevolizzati da chi usa la Tv pubblica per fare la morale a qualcuno". Non poteva mancare la botta a Zelensky.

Sanremo 2023, la replica di Amadeus a Salvini

Il fatto che a Sanremo non ci sia a Salvini “non dispiace”. Portare la guerra al Festival “sembra fuori luogo”. Amadeus ha sbottato. La risposta secca arriva in conferenza stampa. "Sono quattro anni che Matteo Salvini se la prende con il festival - ha replicato il direttore artistico - ma basta non guardarlo e so che ha fatto sapere che durante la serata finale vedrà un film". E su Paola Egonu, ospite della seconda serata, Amadeus ha chiarito che "al festival tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero. C'è un'assoluta e totale libertà". E Gianni Morandi ha rincarato: "Come previsto anche dall'articolo 21 della Costituzione Italiana e ricordato ieri sera da Roberto Benigni". 

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