Stupri e lupi, Meloni torna in conferenza e difende il "suo" Giambruno. VIDEO

La premier in conferenza stampa dopo l'ok del Cdm al decreto Caivano. E su Gentiloni concorda con Salvini:  "Dovrebbe avere un occhio di riguardo"

di redazione politica
Giorgia Meloni
Politica

Meloni in conferenza stampa dopo l'ok del Cdm al "decreto Caivano"

Lo “Stato ci mette la faccia” e ce la mette anche la premier Giorgia Meloni che dopo il via libera al “decreto Caivano” o “anti baby-gang” si presenta in conferenza stampa illustrando tutte le misure di contrasto alla criminalità giovanile. La premier - con a fianco i ministri di competenza, da quello della Giustizia, Carlo Nordio a quello degli Interni, Matteo Piantedosi, risponde anche alle domande dei cronisti, cosa che non accadeva da qualche tempo, e difende il compagno giornalista finito nella bufera dopo una frase in tv "diversa da come è stata interpretata", testuale Meloni. 

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"Andrea Giambruno ha detto in modo frettoloso e assertivo una cosa diversa da come è stata interpretata, in quelle parole non leggo 'se giri in minigonna ti possono violentare' ma qualcosa che mi diceva mia madre quando uscivo: 'occhi aperti e testa sulle spalle'", ha risposto Giorgia Meloni. "Purtroppo - ha aggiunto - gli stupratori esistono e non bisogna mai abbassare la guardia, bisogna essere sempre presenti a se stessi, fare del proprio meglio per non mettersi nella condizione di consentire a questi animali di fare quello che vorrebbero fare - ha proseguito la premier -. Credo sia un consiglio che molti genitori darebbero ai propri figli, questo non da nessuna giustificazione agli strupatrori ma dire alle ragazze di stare attente, occhi aperti e testa sulle spalle".

Meloni in conferenza stampa ha anche confermato l'inside di affaritaliani.it in cui si scriveva che la premier era d'accordo con Salvini sull'attacco al commissario europeo Paolo Gentiloni. "I commissari europei per la verità - ha sottolineato Meloni - pur rappresentando le nazioni quando svolgono il loro incarico rappresentano l'Unione europea. Da quando ogni nazione ha il suo commissario accade che tengano un occhio di riguardo verso la nazione che rappresentano. Penso che sia normale e giusto e sarei contenta se accadesse di piu' per l'Italia". 

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Decreto Caivano, Meloni: "Lo Stato ci mette la faccia"

"Le norme che abbiamo licenziato oggi sono molto importanti. In passato lo Stato ha preferito occuparsi di altro su alcune materie invece di metterci la faccia. Questo di oggi e' un segnale di uno Stato che decide di metterci la faccia anche su materie che sono complesse". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella conferenza stampa al termine del Cdm che ha dato il via libera al dl Caivano.

Meloni: "Segnale che le cose possono cambiare"

"Noi siamo stati a Caivano" facendo delle promesse, "nel corso degli anni ci sono state delle zone franche abbandonate a loro stesse. Ci siamo chiesti se una continua attenzione potesse cambiare la faccia di quel territorio: abbiamo deciso di poter dimostrare che se ci si mette la volonta' le cose possono cambiare davvero. E' una sfida non semplice". 

Meloni: "Governo presente. Ci saranno altre risorse"

Il lavoro fatto "non e' sufficiente. Il Commissario straordinario di Caivano serve per mettere in campo un piano di riqualificazione. Verranno stanziate altre risorse" in un lavoro ampio da fare e che richiedera' qualche anno, "ci sara' comunque una presenza cadenzata del governo a Caivano".

Meloni: "Norme no solo repressive. Anche prevenzione"

"Si sta diffondendo a macchia d'olio la criminalita' minorile". Lo dice la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa, riferendosi alle norme approvate nel dl Caivano. "Le norme sono frutte dell'interlocuzione che abbiamo avuto a Caivano", aggiunge parlando delle misure. "L'ammonimento prevede che per reati gravi ci sia la convocazione dei genitori per la mancata vigilanza" dei minori, spiega la premier, "prevediamo l'arresto di flagranza anche per alcuni reati dai 14 anni: se un ragazzo armato gira con una pistola carica non si puo' arrestare, questo non e' piu' affrontabile. Tutte queste norme - afferma la premier - vengono viste come repressive, ma sono anche di prevenzione. Se l'uso dei minorenni si e' allargato nelle pratiche criminale e' anche perche' la criminalita' organizzata sapeva che non ci sarebbero state particolari conseguenze. La criminalita' organizzata si e' fatto scudo dei giovani, serve un freno".

Musicista ucciso, Meloni: "Molto colpito dalla forza della madre"

"Sono molto colpita dalla forza di questa donna, una donna che vuole combattere".

La mamma del musicista: "Alla premier ho ribadito l'ergastolo a minori"

"Sono molto soddisfatta. La presidente del Consiglio Meloni è stato molto disponibile, amorevole. Di fronte a un crimine così efferato è consapevole che bisogna fare qualcosa di importante a livello normativo". Daniela Di Maggio, la mamma di Giogiò ucciso a Napoli, esce dall'incontro di Palazzo Chigi spiegando all'ANSA che "è andato benissimo. Ho riproposto la necessità che sia dato l'ergastolo a chi compie un delitto del genere, anche se ha 17 anni. E le mie parole sono state ascoltate con attenzione". 

Meloni: "Obbligo scolastico va garantito"

Se un minore non va scuola un genitore ora "rischia di farsi fino a due anni di carcere, con "la possibilita'" di arrivare alla revoca della "podesta' genitoriale", la materia della dispersione scolastica "va affrontata seriamente", "l'obbligo scolastico va garantito", ora si introduce "un delitto" nel caso della dispersione scolastica.

Meloni: "Mai discussa l'ipotesi imputabilità dodicenni"

Nella maggioranza "non e' mai stata discussa l'imputabilita' dei dodicenni, e' un tema che non ci siamo posti". 

Meloni: "Con Zes unica Mezzogiorno ad armi pari con resto Italia"

"La Zona economica speciale è una grande vittoria e una grande opportunità. Noi siamo riusciti a negoziare con l'Ue un'unica Zes a fronte di 8. Questo vuol dire semplificazioni e vuol dire credibilità. Con la Zes unica il Mezzogiorno d'Italia può competere al pari con tutti gli altri e ad armi pari con tutto il resto della nazione". 

Ustica, Meloni: "Chiesto elementi oggettivi. Stiamo aspettando"

Una richiesta alla Francia di desecretare gli atti su Ustica? "Non ho sentito Emmanuel Macron. Ho seguito il dibattito, nessun problema di porre dal punto di vista diplomatico questione nei confronti dei nostri partner, ma queste cose si fanno sulla base di elementi oggettivi che ho chiesto a Giuliano Amato. Se ci sono elementi sarei io la prima" a muovermi, "sto aspettando quegli elementi oggettivi" per difendere "l'interesse nazionale. Noi per quanto riguarda lo Stato italiano non abbiamo problemi a chiedere la desecretazione". "stiamo aspettando elementi oggettivi".

Manovra, Meloni: "Stiamo stimando una serie di ipotesi"

"Sono sull'idea di concentrare le risorse" su alcuni grandi temi, "dai salari alle pensioni dei giovani, sulle famiglie, sulla sanita'". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando della legge di bilancio. "Stiamo stimando, abbiamo messo insieme una serie di ipotesi per capire che ci offrono la risposta migliore", ha affermato il presidente del Consiglio.

Ue, Meloni: "Contenta se da Gentiloni occhio riguardo Italia"

I commissari europei per la verita' pur rappresentando le nazioni quando svolgono il loro incarico rappresentano l'Unione europea. Da quando ogni nazione ha il suo commissario accade che tengano un occhio di riguardo verso la nazione che rappresentano. Penso che sia normale e giusto e sarei contenta se accadesse di piu' per l'Italia". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo ad una domanda sul commisssario all'economia Paolo Gentiloni.

Violenza sulle donne, Meloni: "Giambruno? Voleva dire attente a stupratori"

"Andrea Giambruno ha detto in modo frettoloso e assertivo una cosa diversa da come è stata interpretata, in quelle parole non leggo 'se giri in minigonna ti possono violentare' ma qualcosa che mi diceva mia madre quando uscivo: 'occhi aperti e testa sulle spalle'". Così Giorgia Meloni in conferenza stampa ha risposto sulla frase pronunciata dal compagno giornalista e che è stata oggetto di polemica politica. "Purtroppo gli stupratori esistono e non bisogna mai abbassare la guardia, bisogna essere sempre presenti a se stessi, fare del proprio meglio per non mettersi nella condizione di consentire a questi animali di fare quello che vorrebbero fare - ha proseguito la premier -. Credo sia un consiglio che molti genitori darebbero ai propri figli, questo non da nessuna giustificazione agli strupatrori ma dire alle ragazze di stare attente, occhi aperti e testa sulle spalle". 

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