Vigilanza Rai, c'è anche la condannata Montaruli di Fdi. Scoppia la protesta
Scontro con le opposizioni, l'esponente del partito di Meloni era stata costretta a dimettersi da sottosegretaria, ora il nuovo incarico. Opposizioni in rivolta
Vigilanza Rai, il caso Montaruli: "La destra paladina degli onesti"
Scoppia la polemica tra maggioranza e opposizioni per la scelta fatta dal governo di nominare per la commissione Vigilanza Rai Augusta Anita Laura Montaruli, la 39enne che solo un mese fa era stata costretta a dimettersi a causa della condanna per le spese alla Regione Piemonte. Proprio il nuovo incarico affidato a Montaruli - si legge sul Corriere della Sera - ha attirato i commenti sui social («che ci fa ancora una condannata in giudicato?») e gli attacchi diretti al suo partito («la destra paladina degli onesti!»). Il fatto è che è passato appena un mese dalle sue dimissioni da sottosegretaria all’Università e alla Ricerca del governo di Giorgia Meloni: «Lo faccio per difendere le istituzioni», disse la deputata di FdI il 18 febbraio scorso, all’indomani della conferma in Cassazione della sua condanna (1 anno e 6 mesi) per le «spese pazze» (quasi 25 mila euro) fatte nel periodo in cui era consigliera regionale del Piemonte, tra il 2010 e il 2014.
Fresca di nomina in commissione di Vigilanza Rai, la deputata di Fratelli d’Italia, - prosegue il Corriere - fa sapere attraverso il suo staff che si batterà per «la garanzia del pluralismo», ma per ora preferisce non mettersi a parlare di programmi e palinsesti perché ritiene che il suo nuovo ruolo «imponga di spogliarsi di ogni eventuale preferenza personale». Quarant’anni da compiere a settembre, ora Montaruli sarà chiamata a controllare ciò che accade nella tv di Stato, assieme agli altri 41 membri nominati ieri tra Camera e Senato. Per la carica di presidente della commissione di Vigilanza si parla in queste ore di un esponente 5 Stelle: Riccardo Ricciardi o Barbara Floridia.