Comunali, Catarci al ministro Zangrillo: “Dimostri Roma priorità nazionale”
Ecco il testo integrale della lettera che l'assessore al Personale di Roma ha scritto al ministro: “Confrontiamoci insieme coi sindacati”
Egregio Ministro Zangrillo,
ho letto con attenzione le recenti dichiarazioni in cui ha sottolineato una duplice necessità per la Pubblica Amministrazione: la prima, chiudere la stagione del blocco del turn over e invertire il trend di riduzione dell’occupazione; la seconda, aumentare la qualità insieme alla quantità, rendendo più attrattivo il “posto pubblico” soprattutto per le nuove generazioni.
Le scrivo per approfondire le questioni a partire dalla nostra Capitale, che è l’opposto di una “città compatta”: siamo il comune più esteso dell’Europa continentale, 1285 kmq, con 4,2 ml di city users ma meno di 2,8 ml di residenti e una densità abitativa bassa, di 2.200 abitanti/kmq. Si pensi che a Milano è 7.400, a Napoli 8.500, a Londra 5.600, a Parigi 21.000.
In tale contesto le unità di personale sono scese da 29.000 nel 2010 alle attuali 22.000 e hanno un’età media vicina ai 53 anni, mentre in Italia è sotto i 50. Solo 8 dipendenti ogni 1.000 residenti è un numero risibile per una metropoli che, oltre a dover assicurare la vivibilità alla comunità cittadina, sopporta l’onore/onere di ospitare le istituzioni nazionali e internazionali, compreso uno Stato estero e le rappresentanze diplomatiche di 5 diversi soggetti di diritto, Repubblica Italiana, Vaticano, FAO, San Marino e Sovrano Ordine di Malta. Non solo.
A Roma c’è da tutelare e valorizzare la più alta concentrazione al mondo di beni culturali, la sovrapposizione di Capitale laica e religiosa, l’essenza cosmopolita che ne fa il crocevia privilegiato di persone, confessioni, linguaggi. E c’è da restituire autorevolezza alla vocazione di guida del Mediterraneo, luogo d’incontro del Sud con l’Europa intera, come a quella di guida della nazione-Italia, a oltre 150 anni dalla nascita.
Va da sé, egregio Ministro, che l’indebolimento amministrativo diviene via via più insopportabile al crescere del territorio e delle “presenze” da garantire nella coesistenza, nella fruibilità e nel funzionamento. Consapevoli di ciò, con il Sindaco Gualtieri abbiamo messo in campo ogni risorsa a disposizione per potenziare il personale capitolino, raggiungendo in un anno significativi risultati: i piani per le assunzioni in controtendenza, rispettivamente di 1.200 nuovi ingressi nel 2022 e 1.500 nel 2023; il concorso per 800 agenti di Polizia Locale, in conclusione nel 2023; la Preintesa sul contratto integrativo sottoscritta da tutte le organizzazioni sindacali, con aumenti medi di oltre 100€ mensili, il quadruplo dei 25€ una tantum previsti in ambito nazionale; la redistribuzione al personale in produttività e incentivi economici di 42 ml di € di residui degli anni precedenti; le 2.055 progressioni di carriera, dopo 14 anni di immobilismo.
Eppure, tutto ciò - e altro omesso per brevità - rischia di non bastare a portare avanti il piano di riorganizzazione finalizzato, in ultima analisi, a fornire servizi adeguati a cittadinanza, imprese e organizzazioni sociali, provati come siamo da pensionamenti non rimpiazzati e dal flusso in uscita verso altre PA, dove si percepiscono stipendi maggiori con responsabilità minori. E davanti ci sono i progetti PNRR, il Giubileo 2025 e – speriamo - l’Expo 2030! Serve che ai nostri sforzi si aggiungano interventi governativi per rimuovere i blocchi normativi attuali e riconoscere deroghe ad hoc e fondi aggiuntivi in vista degli eventi eccezionali; serve, in particolare, metterci nelle condizioni di assumere prima dell’avvio dell’anno giubilare altri 1.000 agenti di Polizia Locale in aggiunta a quelli del concorso - insieme a istruttori e funzionari per tecnici, amministrativi ed educativi - per accrescere sicurezza stradale e presidio del territorio.
Egregio Ministro, nel sollecitarla a dar seguito alle affermazioni fatte La invito a un confronto insieme alle rappresentanze sindacali, per avviare una fattiva collaborazione con la Capitale. Da realtà e immagine di essa, d’altronde, dipendono quelle dell’intero Paese: non manchi, dimostri che Roma è davvero priorità nazionale.
Andrea Catarci, Assessore al Personale di Roma Capitale