Roma, l'assessore Onorato attacca il DL Santanchè: "Non serve a nulla"
L'assessore: "È gravissimo che il Governo si ostini a non riconoscere alle amministrazioni il diritto di decidere in quali zone limitare le nuove aperture"
"Il Ddl della Santanchè non risolve nulla. È gravissimo che il Governo si ostini a non riconoscere alle amministrazioni comunali democraticamente elette il diritto di decidere in quali zone limitare le nuove aperture". L'assessore al Turismo e Grandi eventi di Roma Capitale Alessandro Onorato attacca pesantemente Daniela Santanché e lo fa a modo suo: senza troppa diplomazia.
Centri storici come villaggi vacanze
"È sotto gli occhi di tutti che i centri storici siano diventati sempre più dei villaggi vacanze senza regole e senza anima. Con i residenti costretti a trasferirsi altrove e i visitatori italiani e stranieri che non hanno certezze sulla qualità e sulla regolarità delle strutture ricettive”. Lo afferma Alessandro Onorato, Assessore di Roma Capitale a Grandi eventi, Sport, Turismo e Moda. “Il limite minimo delle due notti - aggiunge l’Assessore Onorato - non cambia nulla per Roma dove la permanenza media è di 2,4 notti. Manca inoltre il collegamento con gli esiti dell’istruttoria delle CIA e delle SCIA effettuata dai Comuni, che sono ad oggi gli unici enti pubblici che rilasciano le autorizzazioni e fanno i controlli. Il codice unico nazionale Cin che il Governo Meloni vuole istituire è inadeguato e rischia di innescare un corto circuito con i comuni. Non è chiaro infatti con quali criteri il Ministero provvederà all’assegnazione, vista soprattutto l’assenza di un confronto diretto con le amministrazioni comunali”.