Sciopero generale: venerdì nero dei trasporti: Roma ko, sfida di Cgil e Uil
Nel Lazio il primo sciopero generale dell'era Meloni. Cgil e Uil in piazza Madonna di Loreto. Atac stop dalle 20 alle 24 e serata con metro a rischio
Lo sciopero generale è arrivato e Roma minaccia di fermarsi. Saranno coinvolte tutte le categorie, dal pubblico al privato, dai trasporti alla scuola. È la sfida della Cgil e della Uil al Governo Meloni e alla sua manovra finanziaria, considerata “sbagliata e devastante per i lavoratori e i pensionati”.
Grande assente è la Cisl, che stavolta si è sottratta alla solita triade dei sindacati, preferendo trattare con il Governo. Lo sciopero durerà 24 ore, cioè per l'intera giornata lavorativa, e coinvolgerà tutti i settori pubblici e privati di tutte le categorie professionali. Saranno garantiti livelli minimi dei servizi pubblici essenziali. A rischio anche i servizi scolastici: lo sciopero coinvolge infatti anche insegnanti, personale Ata e professori universitari, sia delle scuole e università pubbliche che di quelle private. Anche l'Inps fa sapere che potrebbero esserci disagi e rallentamenti dovuti all'eventuale partecipazione degli impiegati allo sciopero.
Per i trasporti caos annunciato
Anche i trasporti pubblici saranno coinvolti dallo sciopero generale. Per quanto riguarda l'Atac, la Romat Tpl e Cotral, lo sciopero sarà serale: il servizio non sarà garantito tra le 20 e la mezzanotte di venerdì 16, mentre torneranno in funzione a partire dalle 0,01 del 17 dicembre. Invece saranno fermi per buona parte della giornata i treni di Fs della Regione Lazio. Lo stop del personale di Ferrovie dello Stato comincerà alle 9 del mattino e si concluderà alle 17.
Appuntamento in piazza alle 10
Nel giorno dello sciopero generale Cgil e Uil hanno convocato una manifestazione in centro, in piazza Madonna di Loreto per le 10. Sul palco il segretario della Cgil Maurizio Landini e il segretario della Uil per il Lazio Alberto Civica.
La piattaforma anti Manovra
Secondo i due sindacati, la manovra aumenterà le disuguaglianze e sarà devastante per il mondo del lavoro e per i pensionati. Le richieste sono: aumento dei salari, tutela dei diritti dei lavoratori, lotta al precariato, fisco progressivo, la tassazione degli extraprofitti, rivalutazione delle pensioni e abolizione della legge Fornero e più risorse per sanità e istruzione.
La Cgil in particolare chiede “riforme vere, ispirate dai criteri di solidarietà e giustizia sociale, fondate sullaq ualità e la stabilità del lavoro, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e su nuove politiche industriali ed energetiche capaci di prospettare un futuro per il Paese, sulla trasformazione digitale e la riconversione verde, su uno stato sociale più forte e qualificato”.