Attualità

Claudia Koll: volevo farmi suora. "Tinto Brass mi ha rovinato"

Se non fosse la madre di un ragazzo in affido, Claudia Koll, la musa di Tinto Brass e attrice del film cult del porno soft all'italiana, si sarebbe fatta suora. L'attrice romana racconta la sua nuova esistenza in una lunga intervista a il Giornale raccontando della sua conversione iniziata con il Giubileo del 2000 e di come quel film del 1992, Così fan tutte, sia stato un grande errore di valutazione. "Io sognavo il cinema vero, di Bergman... pensai che mi avrebbe fatta conoscere e invece lo impedì, perché tutti si fermarono al mio corpo, e le uniche chance di lavoro erano dello stesso genere. Così mi fermai per due anni, fino a che Baudo mi chiamò a Sanremo, che mi ha permesso di uscire dall'isolamento".

Ora Claudia è serena: "Mi vedo più luminosa di prima, vedo la gioia nel cuore di avere una vita piena, intensa e ringrazio il Signore perché, se non l'avessi incontrato, la mia vita non avrebbe sapore". Non è diventata suora la Koll solo per amore di Jean Marie: "Da 15 anni giro il mondo con una missione: annunciare la misericordia e la grazia di Dio. E poi c' è un impegno concreto, l'associazione Le opere del Padre, che opera in Africa e soprattutto in Burundi. Oltre a questo, il Signore mi ha donato un ragazzo, venuto in Italia dal Burundi per essere curato, che poi il tribunale ha affidato a me da quando aveva 16 anni. Oggi ne ha 23. E poi c'è anche l'Accademia di recitazione, dove mi occupo dei ragazzi. Insomma ho una vita piena nel mondo: prendere i voti ed entrare in convento non è la scelta che il Signore mi ha chiamato a fare".