Berlusconi cerca un accordo con Renzi
A Berlusconi serve l'accordo con Mattarella per Forza Italia e per Mediaset
Sul Corriere della Sera di oggi c’è una intervista a Berlusconi che fa il paio con quella a Renzi di Repubblica.
Una rivista a tutto campo che disegna in quadro preciso di quello che vuole l’ex Cavaliere e non si può dire -questa volta- che abbia idee poco chiare.
Berlusconi, come si evince dall’intervista, ha ben in mente che sia Forza Italia sia Mediaset, cioè le sue creature a cui ha dedicato gli anni migliori della sua vita, hanno bisogno dell’appoggio istituzionale del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio espressione del Presidente del Pd.
Punto.
Questa semplice constatazione logica e diremo id necessità guida dunque tutto l’agire di Berlusconi.
Renzi e il Pd sono le sue stelle polari, in un certo senso, stelle polari tattiche è chiaro e non strategiche ma pur sempre l’unica luce possibile da seguire nella tenebra.
Intanto per Berlusconi l’obiettivo è quello di far durare il governo il più possibile secondo i desiderata di Mattarella e dei nemici di Renzi. Questo perché spera di recuperare l’agibilità politica da Strasburgo.
Poi Renzi ha bisogno di lui per la legge elettorale cioè per un Nazareno 2, senza Berlusconi niente legge elettorali e niente elezioni.
Dunque Berlusconi così lega il governo Gentiloni per i suoi interessi pratici e cioè Mediaset - Vivendi e probabilmente anche la vendita del Milan alla statalissima Cina.
Sia il Pd che Renzi hanno bisogno (e viceversa, naturalmente) di dialogare con Arcore.
Quini il Nazareno 2 è già in essere de facto.
Inoltre, visto che Salvini vuole soffiargli la leadership interna al centro - destra Berlusconi deve contrastarlo almeno sul piano elettorale proponendo un sistema elettorale proporzionale contro il maggioritario del Matteo Padano.
E questo gli fa doppio gioco contro la Lega e per prendere tempo con il Pd e Renzi.
Insomma, per una serie di fortuite situazioni pare proprio che Berlusconi sia tornato al centro del banco politico.
Questa volta le carte le distribuisce lui e non farà sconti a nessuno.