L'avvocato del cuore

Divorzio, cosa fare se l'ex non vuole lasciare l'abitazione

Di Maria Grazia Persico*

Cosa fare nel caso il proprio ex, ricevuta la revoca dell'assegnazione della casa familiare, non vuole lasciare l'abitazione? Ce lo spiega l'Avvocato del Cuore

Questo significa che, qualora la Signora non dovesse allontanarsi spontaneamente dalla casa familiare, Lei potrà dare impulso all’azione esecutiva per costringerla coattivamente, con l’aiuto degli Ufficiali Giudiziari e, nel caso, anche della forza pubblica, a liberare l’abitazione. Come fare? Prima di poter procedere con l’azione esecutiva, è necessario, per prima cosa, un passaggio formale. Ossia che la sentenza di divorzio sia munita di “formula esecutiva”.

Una volta che il Tribunale avrà apposto la formula esecutiva sulla sentenza, tramite il Suo difensore di fiducia, dovrà notificare alla Sua ex moglie un atto di precetto ex art. 605 c.p.c., unitamente al titolo esecutivo (nel Suo caso la sentenza di divorzio), con il quale le intimerà di rilasciare l’abitazione entro il termine di dieci giorni (o nel diverso termine indicato dal Tribunale, che però nel Suo caso manca), avvertendola che, in caso di spontanea uscita dalla casa, si procederà coattivamente alla liberazione dell’immobile.

Se la Sua ex moglie, anche a seguito di questa intimazione formale non si deciderà a liberare la casa familiare, l’ufficiale giudiziario, sempre su impulso del Suo difensore di fiducia, notificherà alla Signora il c.d. “preavviso di rilascio”, con il quale, almeno dieci giorni prima, le comunicherà la data e l’ora in cui procederà alla liberazione coattiva dell’immobile.