Buonasanità

Coronavirus, tutelare il personale sanitario: tampone per chi è in prima linea

Giusi Urgesi

Ci si chiede ancora oggi perché non sottoporre al tampone quel personale sanitario così esposto in prima linea

Dall'inizio della pandemia da Covid-19 in Italia una delle richieste più inascoltate è quella dei tamponi, considerato il sempre crescente numero di  operatori sanitari contagiati spesso a causa della scarsità o inadeguatezza dei DPI (DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE), quali maschere, occhialini, paraschizzi, calzari, sovrascarpe, tute integrali e sovracamici. 

In queste condizioni precarie, oltre ai malati conclamati, si teme che possa esserci un gran numero di portatori asintomatici del Covid-19 e dunque vettori inconsapevoli del virus nei confronti di colleghi, famiglie e collettività intera! 

A tal proposito ci si chiede ancora oggi perché non sottoporre al tampone quel personale sanitario così esposto in prima linea nella lotta contro il Coronavirus, tutelando al contempo lavoratori e cittadini terrorizzati da quel nemico invisibile che è il contagio. 

Già, perché in un contesto di emergenza come quello attuale non è facile continuare a lavorare con il dubbio di essere gli untori della società! 

E per chi ha fatto della propria professione una missione non è facile andare in quarantena abbandonando i propri colleghi in trincea! 

Spero dunque che almeno i 300 nuovi medici arruolati siano ben tutelati perché possano far ritorno sani e salvi a casa! 

Allego il lodevole appello dell'associazione culturale di Latiano "L'isola che non c'è" di eseguire tamponi a tutti gli operatori sanitari pugliesi, perché possano serenamente salvare vite senza l'incubo di essere essi stessi portatori di malattia! 

COMUNICATO STAMPA: “ARMIAMO I NOSTRI ANGELI”

“Dobbiamo dotare i nostri soldati al fronte delle armi necessarie per combattere questa guerra”. Partendo da questa considerazione l’Associazione culturale “L’isola che non c’è” (che in questi anni si è impegnata in altre importanti battaglie - contro l’uso della plastica e per l’Alta velocità sulla dorsale Adriatica - alle quali hanno aderito personalità del mondo della cultura, del giornalismo e del mondo accademico) lancerà nelle prossime ore una campagna per sensibilizzare l’opinione pubblica a chiedere alle istituzioni il ricorso al tampone a tutto il personale sanitario impegnato nella strutture della regione Puglia. 

“A questo proposito - si legge in un comunicato della stessa associazione - siamo pronti a donare i fondi del tesseramento di tutti gli iscritti e a sollecitare a fare altrettanto alle personalità che aderiscono alla Associazione” versando sul conto corrente aperto dalla Regione Puglia, con la causale: “Armiamo i nostri angeli al fronte”.

La pubblicità dell’iniziativa (con lo stesso titolo della causale e con i riferimenti del numero di cc della Regione) potrebbe comparire sulle oltre 500 mila shopper bag destinate a tutte le farmacie della Puglia.

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