Fisco e Dintorni

Fisco: persi oltre 500 miliardi

Nei giorni scorsi in Senato sono stati resi pubblici i dati dei debiti esattoriali non pagati dagli italiani, si parla di oltre 1200 miliardi e quasi la metà di essi non saranno più recuperati. Per Movimento Consumatori “Questa è solo la punta dell’iceberg, non sono stati considerati i tributi prescritti. Verificate i vostri debiti in Agenzia Riscossione”.

 

Nei giorni scorsi è arrivato finalmente in Senato il report sui tributi non pagati da cittadini e imprese e non sono mancate le sorprese. Si parla, infatti, di oltre 1.270 miliardi di euro di tributi non pagati e purtroppo gran parte di essi non potranno essere più riscossi.

Sul punto, infatti, è intervenuto il VicePresidente Nazionale di Movimento Consumatori, il Dott. Bruno Maizzi, il quale fa presente che “Secondo i dati rilasciati sul Sole24ore nei giorni scorsi dei 1.272,9 miliardi di euro di cartelle solo il 44,6%, cioè 567,85 miliardi, potrebbero essere riscossi. Gli altri 537,75 miliardi, ossia il 42,3%, sono persi, perché dovuti da persone decedute, società cancellate, soggetti con procedure concorsuali chiuse o contribuenti che a giudicare dall’anagrafe tributaria sono nullatenenti e quindi non hanno beni aggredibili. Secondo tale report, dunque, rimangono altri 167,31 miliardi (ossia il 13,1% del totale) che hanno un profilo di riscuotibilità definito <<non determinabile>> e i motivi stiamo ancora cercando di capirli”.

Interviene anche il Presidente di Movimento Consumatori, sezione di Maglie nonché Presidente di PIN, il Cav Antonio Sorrento “Le risultanze della commissione del Senato fanno emergere un dato veramente allarmante ma ciò che ci fa più preoccupare è che tale analisi considera le possibilità di recupero solo in base al tipo di contribuente (ossia se possiede beni oppure se nullatenente) SENZA CONSIDERARE INVECE CHE MOLTE DI QUESTE SOMME POTREBBERO ESSERE ILLEGITTIME. Mi spiego meglio. La commissione ha esaminato i debiti esattoriali dal 2000 al 2024 e l’impressione è che abbiano dato per certo i dati fiscali senza capire se ad esempio siano state notificate correttamente le cartelle oppure se siano prescritte nel frattempo”.

Continua il Presidente Sorrento “Come indicato sul Sole24ore del 28 marzo, gli errori dell’amministrazione finanziaria ci sono eccome, tanto è vero che dal 2000 al 2024 sono stati sgravati oltre 325 miliardi di euro cartelle esattoriali illegittime. Partite Iva Nazionali ricorda la sentenza del Tribunale di Bari n.3401/2019 che ha annullato una cartella da 13 MILIONI di euro perché Agenzia Riscossione non aveva fornito la prova del debito (sentenza visibile su www.partiteivanazionali.it – sez. Documenti). Ma non solo. Grazie al nostro comitato scientifico e in particolare all’Avv. Matteo Sances abbiamo scritto nelle settimane scorse in Senato per segnalare che tra questi debiti potrebbero esserci milioni di euro di contributi prescritti e che per legge NON POSSONO ESSERE INCASSATI DALLO STATO (si veda sentenza Cassazione n.23397 del 16.11.2016). Purtroppo non abbiamo ricevuto risposte”.

Per questo motivo Movimento Consumatori e PIN vi invita a verificare subito i vostri debiti presso Agenzia Riscossione almeno per controllare se vi risulta la notifica delle cartelle e se le richieste sono prescritte.