Cronache dal mercato dell'arte
Fabbrica del Vapore, da Magritte a Marini
Con una personale del fondatore della Type Art, lo Spazio espositivo del Comune di Milano rafforza la sua nuova vocazione all'arte contemporanea
Lorenzo Marini ha scelto la Fabbrica del Vapore di Milano per presentare in Italia la mostra Alphatype, evoluzione della Type Art, il movimento da lui lanciato nel 2016 e teorizzato nel “Manifesto per la liberazione delle lettere”, che poneva l'attenzione sull'estetica dei segni grafici.
L'inaugurazione è fissata per venerdì 15 febbraio alle ore 18 e l'esposizione resterà in calendario sino al 2 marzo. Dopo una tournée americana, che, passata da New York a Miami (in occasione di Art Basel Miami), si è conclusa lo scorso gennaio con una mostra al Los Angeles Art Show, Marini espone quindi alla Fabbrica del Vapore (Lotto 11 C), lo spazio polifunzionale del Comune di Milano che negli ultimi tempi si sta connotando come tempio milanese per l'arte visiva moderna e contemporanea. Ha ospitato infatti negli ultimi quattro mesi “Inside Magritte, emotion exibition” , omaggio al Maestro del surrealismo, uno dei maggiori successi della stagione artistica mondiale per l'autunno/inverno 2018/19.
Milano, città paradossalmente povera di sedi espositive per il contemporaneo, soprattutto dopo la chiusura dello storico Spazio Oberdan, pare quindi abbia trovato finalmente una location adeguata per grandi mostre dedicate alle avanguardie e alla contemporay art.
Con Alphatype, l'artista padovano (ma milanese d'adozione, noto anche come uno dei più apprezzati art director italiani) fa un ulteriore passo avanti nella sua ricerca. Marini ha creato cinque nuovi alfabeti, rielaborando cinque modelli di lettere (ad esempio, cinque a) . Le lettere vengono riunite in quadri, che non seguono però l'ordine tradizionale, dalla a alla zeta, bensì sequenze dettate dall'ispirazione artistica, dalla creatività, dell'emozione dell'autore. E, in una logica di mixed media, vengono unite più tecniche. Quelle tipiche dell'arte moltiplicata, gli interventi pittorici e di disegno, il collage e l'applicazione materica. Delle 10 opere esposte, tre erano già state presentate a Los Angeles, mentre le altre 7 sono un'anteprima mondiale.