Rocca sbrocca
Cinema, si torna in sala con James Bond in attesa di aumentare la capienza

Dalla Festa del Cinema di Roma all'ultimo James Bond, il ritorno in sala (in attesa dell'aumento della capienza) con tanta voglia di tornare alla normalità
Ma c'è di più. Quest'anno il ritorno al cinema non ha solo un'importanza commerciale per la filiera o di promozione per il territorio e artistico per gli addetti ai lavori ma ha un significato particolare per tutti noi potenziali spettatori.
Una sorta di approccio terapeutico. Ottobre primo mese autunnale del calendario, quest'anno per effetto inverso, segna una sorta di risveglio emotivo, intellettuale, psicologico, dovuto al controllo della recrudescenza della pandemia che tanto ci ha condizionato in questi ultimi due anni. Tutto questo coincide con la stagione del ritorno al cinema e l'esigenza di tornare a emozionarci.
La pandemia ha compresso le nostre emozioni. L'anteprima di James Bond, per esempio, è stata vissuta per molti spettatori come una liberazione da un blocco emotivo. Abbiamo bisogno di emozionarci per immergerci nell'altro.
Nella speranza che presto sia concesso l'aumento della capienza nei cinema non dobbiamo dimenticarci quanto sia importante il ruolo di aggregazione delle sale di proiezione per tutte le fasce di età soprattutto nei centri meno abitati. Mi viene in mente il ruolo sociale e culturale che rappresenta la sala nel capolavoro di Giuseppe Tornatore “Nuovo cinema Paradiso” premiato con l'Oscar per miglior film straniero nel 1989. Un luogo senza tempo in cui si intrecciano storie di vita reale che contribuiscono all'evoluzione della cittadina siciliana di Giancaldo dopo la fine della seconda guerra mondiale. Un film ambientato nel secolo scorso, certo, lontano dall'era digitale in cui viviamo ma di grande poesia e autenticità. La tecnologia ci può aiutare a migliorare alcuni aspetti come l'offerta dei film che può essere da stimolo per migliorare la concorrenza delle produzioni e allargare il mercato. Ma l'aumento dell'offerta deve alzare il livello di qualità e non appiattirlo passivamente. L'opzione del digitale può essere complementare alla sala ed essere funzionale per gli utenti come lo è stato soprattutto in questo periodo di pandemia ma alla lunga, in un contesto di ritorno alla normalità, non può sostituire le emozioni e la condivisione delle stesse in un contesto di socialità.
Andare al cinema è un momento di evasione e allo stesso tempo di condivisione. E allora, andiamo a vedere un bel film al cinema e torniamo ad emozionarci insieme ispirati dalla suggestione poetica che l'atmosfera della sala da sempre continua a trasmetterci.