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Lo stop alla carne coltivata è legge. L’Italia oscurantista scende in piazza
Il Parlamento approva la legge che vieta la produzione di carne coltivata. Urla e spintoni davanti a Palazzo Chigi tra il presidente Coldiretti e Più Europa
Carne coltivata, stop del Parlamento
Il divieto alla carne coltivata è legge. La Camera, infatti, oggi giovedì 16 novembre, ha approvato definitivamente il via libera alla norma che vieta la coltivazione della carne sintetica in Italia.
Poco prima, davanti a Palazzo Chigi, centinaia di persone “guidate” dall’associazione Coldiretti (tra i primi enti nel nostro Paese a promuovere “il dissenso” verso la carne coltivata e supportato dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida) hanno fatto sentire la loro voce e sono arrivate anche alle mani con due esponenti di Più Europa, Riccardo Magi e Bendetto Della Vedova, che esponevano cartelli con la scritta "Coltivate ignoranza".
Per noi di affaritaliani.it il Parlamento ha preso una decisione sbagliata. L’industria della carne sta andando a sbattere contro un muro. La domanda di questo fondamentale alimento ha raggiunto livelli estremi e, per soddisfare la richiesta, l’industria ha dovuto fare il pieno di allevamenti intensivi, veri e propri posti da film dell'orrore così malsani da rischiare di mettere a repentaglio la salute dell’uomo.
Sì, perché gli animali all’interno di questi “centri” vivono molto spesso ammassati, muovendosi tra le loro stesse feci e con poco o nessun accesso all'aria aperta o al pascolo. Senza considerare poi il rischio di malattie derivanti dalle pressoché inesistenti condizioni igieniche. Il tutto, ça va sans dire, non offre un buon contributo sulla qualità della carne che poi verrà mangiata al ristorante o che verrà comprata al supermercato. Tutt’altro.
La soluzione a tutto questo, in realtà, esiste già: basterebbe consumare meno carne così da abbassare la domanda e, fisiologicamente, ridurre anche il numero di allevamenti non sostenibili. Ma il mondo, oltre alla buona volontà per un futuro migliore, è riuscito a tirar fuori un asso dalla manica: la carne coltivata.
Ma di che cosa si tratta esattamente?
Chiamata anche, in senso dispregiativo, “carne sintetica”, questo tipo di alimento viene prodotto attraverso tecniche di ingegneria tissutale che coinvolgono la coltivazione di cellule animali in un ambiente controllato al di fuori del corpo dell'animale.
Il processo può essere realizzato utilizzando cellule staminali prelevate da un animale vivo senza causarne danni significativi. Le cellule staminali sono quindi coltivate in un ambiente che riproduce le condizioni fisiologiche ottimali per la crescita del tessuto muscolare. Per farla breve, l’animale, per la prima volta nella storia, non viene ucciso per essere mangiato.
Ma nonostante questo segni un cambiamento epocale per la salvaguardia del futuro delle prossime generazioni, l’Italia si mette di traverso trasformandosi in un maestro di oscurantismo antiscientifico.
Sono numerosi i video che testimoniano “l’odio” verso questa novità, in difesa di principi come la “dieta mediterranea” che, forse, valevano una volta, ma che oggi servono a nascondere solo un olezzo di ignoranza e chiusura mentale. E, come se non bastasse, non sono mancati anche presunti atti di violenza.
Carne coltivata🥩, rissa sfiorata davanti Palazzo Chigi tra i deputati di #PiùEuropa Riccardo #Magi e Benedetto #DellaVedova e il presidente di Coldiretti Ettore Prandini. I due parlamentari erano lì per manifestare contro il provvedimento che introduce il divieto di carne… pic.twitter.com/ksQKlXFYTv
— Ultimora.net - POLITICS (@ultimora_pol) November 16, 2023
Magi: “Lollobrigida esprime cultura totalitaria che rifiuta la scienza”
“Le parole del ministro Lollobrigida esprimono una cultura politica molto precisa, in base alla quale le autorità indipendenti che regolano alcuni settori, proprio perché alcuni ambiti tenessero in massimo conto la verità scientifica e non venissero travolto dall’ideologia, non contano. Una cultura politica totalitaria che dice che gli scienziati non contano. Come +Europa avremo pure il 2% ma tutta la comunità scientifica è con noi”. Lo ha detto nell’aula di Montecitorio il segretario di Più Europa Riccardo Magi replicando al ministro Lollobrigida sul ddl sulla carne coltivata”.
Magi: “Io e Della Vedova aggrediti da presidente Coldiretti, Meloni condanni”
"Oggi siamo stati vittime di una gravissima aggressione fisica da parte di Coldiretti e del suo presidente Prandini che è persino arrivato a spintonare e insultare il collega Della Vedova. Meloni e Lollobrigida devono condannare questa aggressione di stampo squadrista. È inaccettabile a questo punto che Prandini resti al suo posto”. Lo dichiara il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
Pd: “Solidarietà a Magi e Della Vedova aggrediti da presidente Coldiretti”
“Piena solidarietà da parte del gruppo Pd della Commissione Agricoltura a Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova di +Europa aggrediti verbalmente e fisicamente da Ettore Prandini, presidente nazionale della Coldiretti. La differenza delle opinioni non giustifica in alcun modo un simile comportamento e nuoce alle stesse cause del mondo agricolo. Sulla carne coltivata ci sono opinioni diverse e dovrebbe prevalere la riflessione e il merito senza che il libero confronto degeneri in atteggiamenti inqualificabili. Ci meraviglia tutto questo unitamente ad appiattimenti politici verso il governo che minano l’autonomia che dovrebbero avere tutte le organizzazioni”. Lo dichiarano Stefano Vaccari, capogruppo Pd, e Antonella Forattini, Stefania Marino e Andrea Rossi, della Commissione agricoltura della Camera.
Ma non è tutto. Oltre ai politici, a esporsi sul tema mostrando tutto il proprio disappunto è anche la professoressa dell’Università Statale di Milano Elena Cattaneo che, sulla Stampa, pubblica una lettera in cui spiega molto chiaramente le proprie ragioni.
Stop alla carne coltivata, la lettera della professoressa Elena Cattaneo, farmacologa e biologa italiana, nonché senatrice a vita
“Una delle leggi più democratiche che abbiamo avuto nella nostra nazione. Così il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida definisce il disegno di legge che oggi sarà votato alla Camera e che mira a vietare in Italia la produzione e il commercio della carne coltivata, mentre il resto d’Europa investe nella ricerca su questa tecnologia. Il ministro sottolinea che a sostegno del provvedimento ci sono oltre 2 milioni di firme, tra le quali ci sono rappresentanti istituzionali di tutti i partiti presenti in Parlamento, più di 3 mila ordini del giorno dei Comuni e venti Regioni di ogni colore politico”, scrive la professoressa.
“La legge infatti, ha ricordato Lollobrigida, nasce in seguito a una petizione promossa dalla Coldiretti. Ho quindi cercato, insieme al mio staff, la petizione completa, con la curiosità (scientifica) di conoscere gli argomenti esposti nella petizione. Sarei stata anche pronta a condividerli, qualora fondati. Ebbene, non sono riuscita a trovare, nella pagina dedicata, un testo organico e articolato che motivasse la richiesta di una legge contro il (sic) “cibo sintetico”, prosegue nella lettera.
“L'intera campagna, quindi, si fonda semplicemente su un volantino di Coldiretti a due colonne, che separa il “buon” cibo “naturale” dal “cattivo” cibo “sintetico” fatto di “cellule impazzite in bioreattori”. Il volantino, disegnato come un fumetto, mostra da un lato, su un pacifico sfondo verde-azzurro, rassicuranti e bucoliche immagini di contadini felici, animali al pascolo e salumi (prodotti, è l’inferenza implicita, macellando quegli stessi animali); dall’altro, in viola su sfondo nero, immagini di teschi e tibie, pittogrammi di rischio radiologico-nucleare, inquietanti personaggi in tute e maschere antigas che maneggiano grigie provette fumanti per versarle, probabilmente, in quei “bioreattori” che, come sa bene qualunque studente di un istituto alberghiero, non sono altro che contenitori analoghi a quelli dove fermentano lo yogurt, il vino o la birra”.
“Prima di me”, prosegue Cattaneo, “molti giornalisti e studiosi della materia (uno su tutti: il professor Sergio Saia dell’Università di Pisa) hanno analizzato il volantino esponendo l’inconsistenza scientifica di quanto in esso sostenuto. Addirittura, mi hanno segnalato, Facebook ha accompagnato la circolazione dell'immagine con l'avvertenza di contenuto a rischio di fuorviare gli utenti. In sostanza, tremila Comuni, venti Consigli regionali e - si dice - due milioni di italiani, rispondendo a un richiamo puramente emotivo che nulla ha a che fare con la razionalità, hanno sottoscritto un manifesto ideologico e terroristico basato su affermazioni fattualmente infondate, dove scienziati e ricercatori sono rappresentati come loschi e oscuri avvelenatori”.
“Non c’è da stupirsi, mi si perdoni la digressione, se sempre più giovani studiosi fuggono da un Paese dove sono oggetto di una considerazione sociale tanto infamante e menzognera. Questa la base su cui due ministri della Repubblica italiana (il già citato Lollobrigida e lo scienziato Orazio Schillaci, ministro della Salute) hanno ritenuto di dover presentare un disegno di legge che, tra le premesse in cui si postula la pericolosità della carne coltivata, cita studi del 2019 che però si riferiscono al consumo di salumi e carni lavorate ottenuti dalla macellazione di tradizionalissimi animali allevati, non certo usciti da un ‘bioreattore’”, scrive.
“Il Parlamento l’ha discusso e si appresta ad approvarlo a trionfante maggioranza, nonostante il rischio molto probabile di bocciatura in sede europea, mentre il più grande partito di opposizione annuncia la propria astensione, rinunciando al voto contrario poiché tra quelle precipitose adesioni alla petizione vi sono state anche quelle di molti suoi esponenti.
Ci sarebbe da interrogarsi molto seriamente sulla salute di un sistema istituzionale dove si sceglie di portare a compimento il complesso processo legislativo elevando a volontà generale il divieto promosso da un volantino che manipola la realtà, diffuso da un gruppo d'interesse. Lascio al lettore valutare se tutto ciò possa mai rappresentare una delle massime espressioni di democrazia del Paese, come afferma il ministro Lollobrigida, o non somigli, piuttosto, ad una ‘democrazia eterodiretta’”, ha scritto infine la professoressa Cattaneo.