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Cinque cose che scompariranno nei prossimi cinque anni
Solo 5 anni fa il mondo era un posto diverso. Nel 2010 l’iPad ha fatto il suo debutto, Kickstarter stava introducendo una nuova forma di Venture capital che avrebbe cambiato il volto della racconta fondi, mentre i commercianti autorizzavano pagamenti attraverso carte elettroniche e dispositivi mobili.
I prossimi cinque anni saranno senza dubbio un crescendo di nuovi prodotti e servizi spesso difficili da immaginare. Ma progredendo, cosa ci lasceremo alle spalle?
Probabilmente non servirà più avere un portafogli. Contanti, libretti degli assegni, carte di credito e bancomat verranno superati dai pagamenti in NFC via smartphone.
Le chiavette USB verranno sostituite dai servizi di Cloud computing. Apple, Box e Dropbox già offrono pacchetti di storage illimitati a prezzi bassissimi. Diremo addio alle chiavi per lasciare spazio a sistemi di riconoscimento biometrici, come lettori di impronte digitali o della retina, già in uso sugli smartphone di nuova generazione e nei più sofisticati sistemi di sicurezza e protezione per le abitazioni.
Nell’ottica della semplificazione e riduzione della burocrazia, saranno sempre più utilizzati i sistemi di firma digitale e di archivio virtuale. L’intenzione è quella di sostituire interi fascicoli di pratiche cartacee con i cosiddetti Cloud agreement che permetteranno di perfezionare accordi e contratti in meno tempo e con procedure più snelle.
Ben venga il progresso, ma è inevitabile chiedersi, in caso di black out come entreremo in casa?